Sono sempre di più gli italiani che si rivolgono al circuito della carità e della beneficienza per procurarsi i farmaci di cui hanno bisogno. Tanto che ormai rappresentano la maggioranza di quella popolazione di bisognosi che non riesce più a curarsi con le proprie risorse o quelle del pubblico: sono il 57%, dei quali il 38% è minorenne e il 51% donna. Sono alcuni dei dati che arrivano dal primo Rapporto sulla povertà sanitaria e sulla donazione dei farmaci in Italia, realizzato dall’Osservatorio nazionale del Banco Farmaceutico e anticipato dal Sole 24 Ore Sanità.
Le famiglie povere risparmiano anche sulla sanità, e la loro spesa si concentra sui farmaci piuttosto che su altri tipi di terapie. Lo afferma il rapporto dell'Osservatorio nazionale sulla Donazione Farmaci della Fondazione Banco Farmaceutico, presentato a Roma, secondo cui meno di metà del fabbisogno di chi è in difficoltà viene coperto dalle donazioni. Nelle famiglie povere, si legge nel rapporto, si spendono in media 16,34 euro al mese per la sanità, pari a circa il 2% dell'intero budget familiare, un valore molto più basso rispetto ai 92,45 euro spesi in media dalle famiglie italiane (pari al 3,7% del budget). La cifra è in leggero aumento, visto che nel 2006 le famiglie povere spendevano poco meno di 12 euro al mese, pari all'1,7% dell'intero budget di spesa. All'interno di questa spesa, circa 12,50 euro sui 16 complessivi sono dedicati all'acquisto di farmaci. Si tratta di un'incidenza decisamente superiore rispetto alla media delle famiglie italiane, che spendono invece 44 euro al mese in farmaci.
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Fonte: sole24ore, ansa
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