Aifa, più benefici che rischi dai contraccettivi ormonali combinati

Secondo la nota, esiste un legame tra l’utilizzo di alcuni Coc (contraccettivi ormonali combinati) e il rischio di Tev (trombosi venosa). Così come è stato osservato che il rischio di Tea (tromboembolia arteriosa) è aumentato con l’uso di Coc. “Tuttavia non ci sono dati sufficienti per dimostrare se questo rischio vari tra i diversi medicinali”. Per questo la decisione su quale medicinale utilizzare “deve essere presa solo dopo un confronto con la paziente durante il quale venga valutato: il livello di rischio di Tev associato ai diversi medicinali, come i fattori di rischio della donna possano influenza il rischio di Tev e Tea, e il riscontro delle sue preferenze”. Il documento congiunto Aifa-Ema precisa, comunque, come il rischio Tev sia basso con tutti i Coc di basso dosaggio e come, in ogni caso, "i benefici superano di gran lunga il rischio di effetti indesiderati gravi nella maggior parte delle donne". Sul sito www.agenziafarmaco.gov.it è disponibile anche una scheda dei segni e sintomi più importanti di Tev e Tea, “affinché le donne ne siano a conoscenza”, spiega l’Aifa, che inoltre invita i medici prescrittori a “essere a conoscenza delle informazioni sul medicinale più aggiornate e dell’orientamento clinico al momento di discutere il tipo di contraccettivo più appropriato per ogni donna”. L’Aifa coglie infine l’occasione per ricordare a tutti gli operatori sanitari “l’importanza della segnalazione delle reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio-rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego”. L'iniziativa è stata accolta favorevolmente dala Sic, la Società italiana della Contraccezione: “Il documento dell’Aifa è un importante passo in avanti verso un’informazione corretta e puntuale”, commenta Annibale Volpe, direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e presidente della Sic. “La nota – prosegue Volpe - è un’ulteriore conferma dei dati diffusi dall’EMA e di quanto recentemente affermato dal nostro paper. Da parte nostra continueremo a fare informazione – anche in concerto con gli andrologi – affinché venga sfatato il mito della ‘pillola pericolosa’, principale causa di Tev tra le donne, e si comprenda definitivamente che i benefici dei Coc superano ampiamente i rischi”.
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Fonte: aifa, sic