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Diabete, troppi ricoveri e ipoglicemie trascurate

Diabetologia Redazione DottNet | 08/02/2014 15:55

Confusione, vertigini, sonnolenza, tremore. Sono sintomi dell'ipoglicemia che, nelle persone con diabete, si verifica quando il livello di glucosio nel sangue è troppo basso rispetto al fabbisogno dell'organismo. Una condizione 'patologica', secondo i diabetologi, che, se non curata, potrebbe provocare perdita di conoscenza, convulsioni, attacchi epilettici che richiedono un intervento di emergenza.

 Il problema è l'esatta diagnosi: ''L'ospedalizzazione - spiega Salvatore Caputo, Presidente di Diabete Italia - è soltanto la punta di un iceberg: non ci sono dati italiani, ma uno studio canadese ci dice per ogni persona ricoverata per ipoglicemia ve ne sono altre 16-17 che vengono trattate in pronto soccorso e poi dimesse senza far ricorso ad un ricovero''. Invece, in particolare se causate da farmaci ipoglicemizzanti, le ipoglicemie possono durare anche 48-72 ore e di conseguenza richiedono un trattamento prolungato. E con questa condizione non si può scherzare: secondo Brian Frier, professore onorario presso l'Università di Edimburgo, ''l'ipoglicemia è uno stato patologico riconosciuto a livello di sistema nervoso centrale, cardiaco e cardiovascolare che potrebbe comportare gravi complicanze, tra cui anche la morte''. Un problema che ha anche risvolti economici: ''Un ricovero per ipoglicemia grave - osserva ancora Caputo - negli Usa viene associato a una spesa di circa 14.000 dollari. La spesa stimata in Gran Bretagna in un anno per i ricoveri da ipoglicemia grave è di 13 milioni di sterline. E un altro aggravio di spesa è legato al fatto che dopo un'ipoglicemia minore, le persone con diabete intensificano l' autocontrollo''.

A causare ipoglicemia può essere una dieta e uno stile di vita sbagliati (pasti irregolari, l' improvviso aumento di esercizio fisico o un esercizio fisico eccessivo) oppure alcuni farmaci somministrati per la terapia ipoglicemizzante. In questo secondo caso, la scelta del farmaco è importante: secondo Agostino Consoli (Università di Chieti), ci sono farmaci in grado di abbassare il livello di glicemia come l'insulina e le sulfaniluree, che possono portare all'ipoglicemia, ma ve ne sono altri, tra cui metformina, pioglitazone, gli agonisti del GLP-1 (incretine), oppure gli inibitori dell'enzima DPP-4 (gliptine) - questi ultimi a somministrazione orale - che vanno considerati 'normoglicemizzanti' perché abbassano la glicemia ma non sono associati al rischio di ipoglicemia. 

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Fonte: diabete italia

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