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Oms, aumentano i casi di Bpco

Pneumologia Redazione DottNet | 13/02/2014 09:49

La broncopneumopatia (Bpco) colpisce circa 65 milioni di persone in tutto il mondo e 2.600.000 in Italia. Secondo l'Oms ogni anno nel mondo si contano 3 mln e 280 mila morti (5,8% dei decessi). Si stima, inoltre, che i decessi siano destinati ad aumentare di oltre il 30% nel corso dei prossimi 10 anni, e che entro il 2030 questa patologia diventerà la terza principale causa di morte a livello mondiale.

 I dati emergono dalla ricerca illustrata a Verona al 17/o congresso nazionale su 'Asma Bronchiale e Bpco: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie" dove sono attesi 300 specialisti. Secondo le ultime stime, l'asma colpisce il 7% degli italiani, mentre il 5,5% soffre di Bpco: in sintesi, più di una persona su 10 soffre di malattie respiratorie(12,5%). Anche i dati italiani sono assai preoccupanti: in Italia colpisce tra l'8 e il 12% della popolazione adulta. I fumatori sono i più a rischio: nel 20-40% questi raggiungono la malattia conclamata. In questi soggetti, l'incidenza della Bpco e delle complicanze cardiovascolari aumentano esponenzialmente.

Per quanto riguarda il rapporto tra Bpco ed età, intorno ai 50 anni i malati sono circa il 7%, intorno ai 60 la percentuale sale sino a raggiungere l'11-12%, con numeri che raggiungono il 50-55% intorno ai 70. I fattori che causano la malattia sono i seguenti: il basso peso corporeo, i disturbi respiratori dell' infanzia, l'inquinamento atmosferico, l'esposizione al fumo passivo di sigaretta, presenza di polveri sottili o prodotti chimici inalati, ma sono di minore importanza rispetto al fumo attivo di sigaretta. I sintomi sono semplici: tosse persistente e gravi difficoltà di respirazione.
 

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Fonte: oms

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