Per la prima volta l'uso del paracetamolo da parte delle future mamme durante la gravidanza e' stato legato ad un forte incremento dei rischi che la prole sviluppi i disturbi dell'attenzione con iperattività: a mettere i dati nero su bianco è un nuovo studio danese che invita pero' alla cautela nello stabilire relazioni di causa ed effetto.
I numeri emersi dall'indagine - pubblicata sulla rivista americana 'Jama Pediatrics' - sono tuttavia forti. In particolare in quanto i medicinali che contengono paracetamolo - come la 'tachipirina' ed altri analgesici e antipiretici -sono molti, diffusissimi e soprattutto sono stati sinora considerati sicuri per le donne incinte. I bimbi nati da mamme che hanno preso paracetamolo hanno evidenziato probabilita' di avere diagnosi di sindrome dell'attenzione con iperattività elevata (ADHD) più alte del 37% rispetto alla media comune degli altri bambini. Non solo :il 29% di questi piccoli le cui mamme avevano preso il farmaco hanno mostrato più probabilità di essere sotto cura farmacologica per il disturbo. Gli studiosi dell'università di Aarhus in Danimarca in collaborazione con l'epidemiologo Beate Ritz dell'università di California a Los Angeles, hanno seguito la salute di circa 64.000 bambini nati tra il 1996 ed il 2002, tramite questionari ai genitori, l'albo delle diagnosi dell'ADHD e il numero di ricette scritte per il disordine dell'attenzione.
Fonte: ansa
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