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Sigo, al via campagna sulla contraccezione. Hra: nessun boom

Ginecologia Redazione DottNet | 28/02/2014 17:04

Si chiama 'Love it! Sesso consapevole', ed è la campagna informativa sulla contraccezione, pensata soprattutto per le giovani tra i 18 e 25 anni, promossa dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), in collaborazione con lapillolasenzapillola, progetto educazionale dell'azienda farmaceutica Msd, e che prende oggi al via da Milano.

 L'iniziativa è pensata per le giovani di oggi, ragazze determinate, attente alla propria immagine, gelose dell'indipendenza e intraprendenti ma che in materia di sesso si affidano al partner o alla buona sorte. In Europa infatti l'Italia è il fanalino di coda nella contraccezione ormonale con il 14-16%, a fronte delle ragazze olandesi (50%), inglesi (35%), francesi (40%) e tedesche (30%). Il 42% delle under 25 italiane non utilizza alcun metodo contraccettivo alla prima esperienza sessuale e la conseguenza è che una gravidanza su cinque non è desiderata e il consumo della pillola del giorno dopo è aumentato del 60% negli ultimi sette anni. ''Love it! è diversa dalle altre campagne d'informazione perché per parlare di contraccezione - spiega Nicola Surico, professore di Ginecologia presso l'Università del Piemonte Orientale - usa i linguaggi dei giovani come la moda, la musica e il web''. La campagna avrà come testimonial la rapper Baby K e una Love Band formata da 10 ginecologhe sul sito www.lapillolasenzapillola.it gestirà un servizio di consulenza online per chiarire tutti i dubbi.

La pillola del giorno dopo: Se la pillola contraccettiva è ancora poco usata dalle donne italiane, quella cosiddetta del giorno dopo invece ha conosciuto una crescita vertiginosa, pari al 60% in 7 anni, ponendosi tra i primi cinque farmaci venduti in Italia. Il fenomeno è stato evidenziato dai ginecologi della Società italiana di ostetricia e ginecologia (Sigo), che a Milano hanno lanciato la campagna 'Love it! Sesso consapevole'. ''I dati ci dicono - spiega Nicola Surico, past president Sigo - che nel 2013 nel nostro Paese sono state vendute 350mila pillole del giorno dopo e 11mila confezioni di pillola dei 5 giorni dopo.

Numeri importanti che forniscono un'indicazione allarmante di quanto oggi le adolescenti non siano in grado di comprendere l'importanza di proteggersi dai rischi di una gravidanza in età precoce e non valutano le conseguenze di un uso ripetuto e corrente di questi metodi''. Molte giovani ricorrono alla contraccezione d'emergenza perchè arrivano ad avere i primi rapporti senza alcuna protezione, e in alcuni casi come routine, non avendo partner fissi. ''L'età del primo rapporto si è molto abbassata - rileva Novella Russo, ginecologa della Clinica Valle Giulia di Roma - in alcuni casi a 12-13 anni. I dati dell'Istituto superiore di sanità rivelano che il 18% dei ragazzi di 14-15 anni ha già avuto rapporti completi e il 45% incompleti''. Spesso si arriva al primo rapporto impreparati, senza grande consapevolezza e informazioni. ''Alcune credono che con il primo rapporto non si possa rimanere incinta, e amano correre il rischio - continua Russo - Le adolescenti spesso ricorrono alla contraccezione d'emergenza in modo premeditato, perchè non avendo partner fissi, ma anche dai 5 ai 15 in un anno, ritengono inutile prendere un contraccettivo ormonale in modo fisso''. La pillola del giorno dopo ''non va comunque demonizzata - conclude Rossella Nappi, docente di Ginecologia dell'università di Pavia - perchè è l'ultimo baluardo contro un aborto, che è sempre un evento traumatico. La contraccezione va pensata prima, a 360°, anche per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili''.

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Hra smentisce, nessun boom: ''Le notizie riportate dagli organi di stampa e relative a un presunto boom di vendite della pillola del giorno dopo sono inesatte. Dal 2008 ad oggi il ricorso alla contraccezione d'emergenza ha fatto registrare un calo del 4%''.  A precisarlo è Alberto Aiuto, amministratore delegato di Hra Pharma Italia, azienda farmaceutica leader per la contraccezione d'emergenza, commentando i dati presentati ieri dalla Società italiana di ginecologia (Sigo) al lancio della campagna 'Love it! Sesso consapevole'.  Dire che il ricorso alla pillola del giorno ''è cresciuto del 60% in 7 anni - spiega - non risponde al vero. I dati invece ci parlano di una flessione del 4%''. I dati delle vendite forniti dall'azienda mostrano infatti che si è passati da 378mila confezioni nel 2008, a 360mila nel 2009, per poi calare ancora a 349mila nel 2010. ''C'è stato poi un aumento nel 2011 con 354mila confezioni vendute - continua Aiuto - e nel 2012 con 364mila, per poi calare nuovamente nel 2013 con 359mila''. E' inoltre errato affermare che la pillola del giorno dopo ''si pone tra i primi cinque farmaci venduti in Italia - prosegue - in quanto la sua prevalenza di utilizzo nella popolazione femminile italiana di età fertile è solo del 2%, uno dei dati più bassi in Europa. I farmaci più venduti sono altri, come del resto è giusto''.  La contraccezione d'emergenza ''è solo un'opzione di scorta e non deve mai sostituire la contraccezione abituale - conclude - Le donne italiane on abusano della contraccezione d'emergenza, e non ci sembra giusto 'creare dei mostri'. Ben vengano iniziative come quella della Sigo di dare maggiori informazioni alle donne sulla contraccezione, ma senza dire inesattezze sulla pillola del giorno dopo, che le donne circoscrivono alla sua funzione di prevenzione e come ultimo baluardo contro l'aborto''.

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 Fonte: sigo

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