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Vaccino antinfluenzale salvavita a chi è a rischio infarto

Cardiologia Redazione DottNet | 08/03/2014 12:54

Il vaccino antinfluenzale può rappresentare un salvavita per i soggetti a rischio cardiovascolare.

 Il tema è stato affrontato in occasione della seconda giornata del Congresso nazionale Siprec (Società italiana per la prevenzione cardiovascolare) in corso a Napoli.  Secondo quanto emerso durante il dibattito, la vaccinazione contribuisce a ridurre in maniera ''significativa'' il rischio di eventi ischemici acuti nel coso della stagione influenzale e, in generale, a ridurre il rischio di problemi cardiovascolari come infarto e ictus. "L'influenza - ha spiegato il presidente Siprec Bruno Trimarco - è causa di una sindrome infiammatoria sistemica che può coinvolgere anche i vasi del cuore e causare l'aumento di un rischio trombotico". La vaccinazione antinfluenzale, dunque, è consigliata a tutti i soggetti che hanno patologie cardiache o vascolari di base. Conferma dell'importanza del vaccino contro l'influenza - come riferito - è stata data anche da uno studio realizzato dall'Università di Toronto che ha rilevato una riduzione del 36 per cento del rischio di infarto e ictus nei soggetti vaccinati rispetto a chi non è stato sottoposto al vaccino.

Il ricorso alla vaccinazione, pertanto, diventa metodo di prevenzione dei rischi cardiovascolari. "La prevenzione - ha affermato Andrea Orsi della Scuola di igiene e sanità pubblica dell'Università di Genova - deve diventare sempre più il pilastro della nostra Sanità". Secondo alcuni dati epidemiologici, nella fascia di età compresa tra i 60 e i 64 anni, il 15 per cento presenta condizioni di rischio legate a patologie cardiovascolari. Soggetti a cui i medici "raccomandano fortemente" il vaccino antinfluenzale.

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fonte: siprec

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