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Oms, nove milioni gli ammalati di Tbc nel mondo

Infettivologia Redazione DottNet | 13/03/2014 15:49

Ogni anno 9 milioni di persone nel mondo si ammalano di tubercolosi, ma circa un terzo vengono 'perse' dal sistema sanitario. Molti di questi 3 milioni di persone vivono infatti nei paesi più poveri del mondo, in comunità vulnerabili come lavoratori migranti, rifugiati, sfollati, prigionieri, minoranze etniche e tossicodipendenti.

 A fare il punto è l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che in occasione del prossimo World Tb Day, che si celebra il 24 marzo, lancia lo slogan 'Reach the 3 million'. La tbc è una malattia curabile, ma gli attuali sforzi per trovare, trattare e curare gli ammalati non sono sufficienti. Il World Tb Day è un'occasione per informare meglio sulla diffusione di questa patologia nel mondo e gli sforzi nella prevenzione. I progressi fatti negli ultimi anni per ridurre morti e malati sono stati ''impressionanti'', rileva l'Oms: la mortalità per tbc è infatti calata di oltre il 45% dal 1990, e l'incidenza è in diminuzione. Nuovi strumenti, come diagnosi rapida e l'introduzione di nuovi farmaci salva-vita stanno aiutando a trasformare la risposta alla malattia.

Ma il suo peso globale rimane enorme. Nel 2012 si stima che ci siano stati 8,6 milioni di nuovi casi e 1,3 milioni di morti. Oltre il 95% dei decessi si è verificato in paesi a basso e medio reddito, e le comunità povere e vulnerabili sono i gruppi più colpiti. La tubercolosi è tra le prime tre cause di morte per le donne tra i 15 e 44 anni. Nel 2012 si calcola che tra i bambini vi siano stati 500mila nuovi casi e 74mila morti. Pochi i progressi compiuti, rileva l'Oms, nell'affrontare le forme di tbc multiresistenti ai farmaci: 3 casi su 4 rimangono ancora senza diagnosi, e circa 16mila casi riportati nel 2012 all'Oms non sono stati trattati.

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fonte: oms

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