Medici di famiglia ancora poco preparati sull'eccesso di sodio (cioè sale) e la carenza di iodio nell'alimentazione e sulla legge con le raccomandazioni sul sale iodato.
A certificarlo è un'indagine condotta dall'Istituto superiore di sanità su mille medici di medicina generale. Per ridurre gli introiti alimentari di sodio e aumentare quelli di iodio, l'Italia ha scelto di arricchire il sale con iodio, obbligando i rivenditori a offrire preferenzialmente il sale iodato, il sale comune su richiesta e raccomandare di utilizzare 'meno sale ma iodato'. Tuttavia, anche se l'83% dei medici è favorevole a ridurre il sale negli alimenti e il 40% all'uso del sale iodato, il 23,3% dei medici conosce la raccomandazione del Ministero della Salute sul sale iodato e la legge sulla iodoprofilassi, mentre il 45,6% conosce solo la raccomandazione o solo la legge, e il 31,1% non conosce né raccomandazione né legge. Nella pratica clinica un medico su due raccomanda la riduzione dell'assunzione del sale ai suoi assistiti, mentre il 48,7% raccomanda la riduzione di sale solo ai soggetti ipertesi e nefropatici.
fonte: ISS
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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