Canali Minisiti ECM

Il tumore al seno si previene col movimento

Oncologia Redazione DottNet | 19/03/2014 18:12

La magrezza non è abbastanza per combattere il cancro al seno. Per non andare incontro al rischio di sviluppare questa malattia è importante non soltanto tenere sotto controllo il peso ma fare attività fisica ogni giorno.

 E' quanto emerge da una ricerca svedese, del Karolinska Institute di Stoccolma, presentata al convegno internazionale sull'obesità a Kuala Lumpur, in Malesia. Le donne magre, hanno evidenziato gli studiosi, tendono a volte a compiacersi troppo della propria forma fisica, trascurando l'importanza di fare una corsa, andare in palestra o anche semplicemente andare a fare la spesa a piedi o giocare con i figli: questo però le mette a rischio di sviluppare cancro al seno tanto quanto le loro coetanee con qualche chilo in più. Per arrivare a questa conclusione sono state analizzate 19mila donne di un'età media di 56 anni, alle quali sono state fatte domande sullo stile di vita e l'alimentazione.

Tredici anni dopo queste donne sono state nuovamente monitorate e 900 di loro avevano nel frattempo sviluppato un tumore al seno: in base ai dati in possesso degli studiosi risultava esserci un legame molto stretto tra lo sviluppo del cancro e la poca attività fisica. Per questo, concludono i ricercatori, non e' mai troppo tardi per iniziare a muoversi, anche perché l'esercizio fisico abbassa i livelli di alcune componenti del sistema immunitario maggiormente legate allo sviluppo di cancro al seno

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti