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Paralizzati muovono le gambe grazie a stimoli elettrici

Neurologia Redazione DottNet | 08/04/2014 17:44

Quattro uomini paralizzati da almeno due anni hanno potuto compiere movimenti volontari delle gambe (in particolare delle dita dei piedi, della caviglia e delle anche) grazie a una terapia basata sulla stimolazione elettrica del loro midollo spinale, a livello della lesione che gli ha procurato la paralisi.


Reso noto sulla rivista Brain, è l'eccezionale risultato del lavoro di Roderic Pettigrew, direttore del National Institute of Biomedical Imaging and Bioengineering (NIBIB) parte degli istituti di salute pubblica Usa, insieme a medici delle Università di Louisville e di Los Angeles. Oltre a ripristinare qualche possibilità di movimento delle gambe, delle caviglie, delle dita dei piedi e dell'anca, i quattro pazienti hanno anche guadagnato il controllo della funzione intestinale e della vescica. La stimolazione elettrica viene effettuata impiantando uno stimolatore a livello della zona lombo-sacrale: lo stimolatore rilascia impulsi di corrente ai nervi del midollo spinale subito sotto la lesione. Il midollo spinale può essere considerato un binario attraverso cui il cervello manda comandi nervosi al resto del corpo.

Se il binario si interrompe per una lesione, si distrugge il collegamento e il cervello non può più comandare e regolare i movimenti. La terapia sperimentale prende le mosse da un primo studio pubblicato nel 2011 su Lancet che aveva coinvolto uno dei quattro pazienti (tutti rimasti paralizzati in seguito a incidenti di auto e moto). Adesso lo studio è stato esteso agli altri tre ed è sorprendente che la stimolazione funzioni sul totale dei pazienti. Gli effetti sono così marcati da far ritenere che nel midollo lesionato ci siano comunque delle fibre nervose rimaste integre che quindi, se stimolate, sono ancora in grado di funzionare.

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fonte: ansa

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