Frena la spesa sanitaria in Italia, che secondo il primo monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato ammonta nel 2013 a 109 miliardi 254 milioni euro, con un decremento dello 0,3% rispetto all'anno precedente e dell'1% nel triennio 2010-2013 (nel quale ha rappresentato il 7% del Pil).
In particolare la spesa per il personale ammonta a 36 miliardi 24 milioni euro (un'incidenza del 33% sul totale della spesa), con una diminuzione dell'1,1% su base annua e del 2,1% nel triennio 2010-2013, mentre quella per i beni e servizi, compresi i farmaci ospedalieri, e' in aumento dello 0,3% rispetto all'anno precedente e dell'1,6% negli ultimi tre anni , arrivando a toccare i 29 miliardi 270 milioni di euro (26,8% del totale). Il decremento maggiore riguarda per la spesa farmaceutica convenzionata, per la quale si sono spesi nel 2013 8 miliardi 637 milioni di euro (7,9% del totale), con un calo del 3% rispetto al 2012 e del 7,5% per quanto riguarda gli ultimi tre anni,mentre la medicina di base, che nel 2013 incide sulla spesa sanitaria per sei miliardi 669 milioni di euro, ha registrato un calo dello 0,7% su base annua e dell'1,5% su base triennale.
Spesa per il personale
La spesa per il personale (o redditi da lavoro dipendente, secondo la definizione del SEC95) passa da un incremento medio annuo del 5,2% nel periodo 2000-2006 allo 0,9% nel periodo 2006-2010. Il peso percentuale dell’aggregato sul totale della spesa sanitaria in termini di P.A. passa dal 36,4% nel 2006 al 34,1% nel 2010.
Spesa per beni e servizi (compresi i farmaci ospedalieri)
La spesa per beni e servizi passa da un incremento medio annuo del 9,1% nel periodo 2000-2006 a un incremento del 6,3% medio annuo nel periodo 2006-2010. Tuttavia il peso percentuale della spesa per beni e servizi sulla spesa sanitaria in termini di P.A. passa dal 21,5% nel 2006 al 24,8% nel 2010.
Nel periodo 2010-2013 la spesa per beni e servizi ha ulteriormente ridotto la dinamica di crescita, evidenziando un tasso di crescita medio annuo pari all’1,6%. Tuttavia il peso percentuale dell’aggregato sulla spesa sanitaria in termini di P.A. nell’anno 2013 è pari al 26,8%.
“La dinamica dell’aggregato nel periodo 2010-2013 – spiega il Rapporto - sconta le manovre di contenimento della spesa introdotte dal decreto legge n. 98/2011, dal decreto legge n. 95/2012 e dalla Legge di Stabilità 2013”.
Spesa farmaceutica convenzionata
La spesa farmaceutica convenzionata passa da un incremento medio annuo del 5,9% nel periodo 2000-2006 ad una riduzione del 3,0% nel periodo 2006-2010, riducendo il suo peso percentuale sulla spesa sanitaria, che passa dal 12,1% nel 2006 al 9,7% nel 2010.
Nel periodo 2010-2013 la spesa farmaceutica convenzionata ha ulteriormente ridotto la dinamica di crescita, evidenziando un tasso di variazione medio annuo negativo pari a -7,5%. Il peso percentuale della spesa farmaceutica convenzionata sulla spesa sanitaria in termini di P.A. nell’anno 2013 è pari al 7,9%.
“Tale performance è principalmente il risultato degli strumenti di monitoraggio e di governance della spesa farmaceutica convenzionata progressivamente introdotti”, spiega il Rapporto, illustrando:
- in primo luogo, la previsione di un tetto alla spesa farmaceutica convenzionata (fissato all’11,35% per l’anno 2013) con un meccanismo di recupero automatico a carico delle aziende farmaceutiche (cosiddetto payback) dell’eventuale sforamento del tetto.
- in secondo luogo, la predisposizione di un sistema di monitoraggio delle prescrizioni farmaceutiche, attraverso il Sistema Tessera Sanitaria, gestito dalla RGS
Medicina di base
La spesa per la medicina di base passa da un incremento medio annuo del 6,7% nel periodo 2000-2006 a un incremento del 4,2% nel periodo 2006-2010. Tuttavia il suo peso percentuale sulla spesa sanitaria passa dal 5,8% nel 2006 al 6,2% nel 2010.
Nel periodo 2010-2013 la spesa per medicina di base ha ulteriormente ridotto la dinamica di crescita. In tale periodo, infatti, la spesa si riduce dell’1,5% medio annuo. Il peso percentuale della spesa per medicina di base sulla spesa sanitaria in termini di P.A. nell’anno 2013 è pari al 6,1%.
“Anche con riferimento all’acquisto di prestazioni di medicina di base – spiega la RGS - deve osservarsi che la dinamica dell’aggregato è fortemente influenzata dalle regole contabili del SEC 95, che prevedono che gli oneri per il rinnovo delle convenzioni ed eventuali arretrati siano imputati nell’anno di sottoscrizione della nuova convenzione. Tali modalità di contabilizzazione sono alla base degli incrementi particolarmente elevati registrati in taluni anni, come, ad esempio nel 2005 o nel 2009. Deve osservarsi, inoltre, che in analogia con quanto previsto per il personale dipendente, anche per il personale convenzionato è stato fissato un limite al riconoscimento di incrementi retributivi, che non può eccedere il livello vigente nell’anno 2010”.
fonte: mef
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