"Ogni anno nell'Unione Europea circa 4,1 milioni di pazienti hanno un'infezione ospedaliera e almeno 37.000 di loro muoiono per le conseguenze". È quanto rileva il report della Commissione Ue sulla "Sicurezza del paziente e infezioni ospedaliere".
Il rapporto che è accompagnato da altri due documenti rappresenta una valutazione dei progressi fatti nell'ambito della sicurezza dei pazienti dalla raccomandazione sul tema del 2009 del Consiglio. Ma gli ostacoli da rimuovere (tagli al budget, scarsa consapevolezza del problema, 'cultura della colpa' e non dell'analisi delle cause, scarso coinvolgimento pazienti) sono ancora molti. "La buona notizia - ha dichiarato Tonio Borg, Commissario Ue per la Salute - è che la maggior parte degli Stati ha attuato programmi per la sicurezza dei pazienti. La cattiva è che, nonostante i progressi, nelle strutture sanitarie continuano a registrarsi eventi sfavorevoli e la sicurezza dei pazienti è raramente contemplata nella formazione del personale sanitario". Le stime segnalano come l'8-12% dei pazienti ricoverati in ospedale subisce un evento avverso, come un'infezione associata all'assistenza sanitaria (approssimativamente il 25%). Si calcola che in un dato giorno almeno 1 paziente su 18 ricoverati in ospedali europei ha una infezione ospedaliera. Si stima inoltre che il 20-30% delle infezioni nosocomiali può essere evitato applicando programmi intensivi di igiene e controllo delle infezioni.
fonte: ansa
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