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Emergenza Sanitaria Ospedali e Sanità pubblica

Sanità pubblica Alida Molina | 11/12/2014 12:47

La massiccia immigrazione è affrontata nel nostro paese più dal punto di vista dell’ideologia dell’accoglienza che da quello della tutela della salute pubblica.

La massiccia immigrazione è affrontata nel nostro paese più dal punto di vista dell’ideologia dell’accoglienza che da quello della tutela della salute pubblica, ciò non da sicurezza alla popolazione: è malgoverno.

Quale business c’è dietro i profughi? Bisognerebbe noleggiare navi da crociera e distribuirli in altri paesi che aiutino l’Italia ad affrontare il problema. In un paese come il nostro in cui c’è la minaccia al diritto alla salute e ci sarebbe l’emergenza per discutere questa situazione, tutto ciò è assurdo. I fondi dovrebbero essere concretamente utili alla tutela della salute dei cittadini.

Se si costruisce un ospedale che tipo di servizi sanitari realisticamente si è in grado di offrire? I muri non hanno mai saputo dare un’efficiente, efficace ed economicamente sostenibile gestione della salute. Deve esistere prima un piano di riordinazione e riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera. Mai assimilare la sanità con le strutture ospedaliere.

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Per garantire servizi sanitari efficienti bisognerebbe anche organizzare dei servizi sanitari in rete: una rete efficiente delle gestioni dell’emergenza ecc. Creare delle proposte finalizzate alla tutela della salute dei cittadini ma restituire soprattutto serenità ad una professione che ne ha vitale bisogno. C’è un allarme il cui livello di guardia è stato davvero raggiunto: superarlo porterebbe ad un esplosione dell’intero sistema sanitario.

Aumentano le denunce dei cittadini, che a torto o a ragione, ritiene di aver subito un danno, esiste il variegato universo dei media, che spesso si diletta a sacrificare il sacrosanto diritto/dovere a volte anche di una corretta informazione in sanità, sull’altare del sanzionalismo e dello scandalo.

Non dimentichiamo infine l’allarme del terrorismo ogni giorno più aggressivo e minaccioso che fa riferimento appunto a dotarsi di adeguate strutture di emergenza sanitaria. A parer mio il problema principale è sempre quello degli uomini, medici, paramedici e della loro adeguata formazione e addestramento.

Preparare delle linee guida e protocolli con corsi di formazione teorica e pratica.

Il terrorismo è, e rimane, un flagello di difficile gestione.

Per approfondire leggi anche: Politica e Sanità: le dovute considerazioni

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