In Europa ci sono ancora decine di migliaia di casi di malattie infettive prevenibili con i vaccini, con un preoccupante ritorno della pertosse insieme agli 'evergreen' morbillo e parotite. Lo afferma il Rapporto annuale dell'European Center for Diseases Control and Prevention (Ecdc).
Secondo i numeri del Rapporto, che si riferisce al 2012, l'alto tasso di vaccinazione sta tenendo sotto controllo difterite, rabbia, polio e tetano, di cui si contano poche decine di casi nel territorio europeo. Diverso il discorso per morbillo, che con oltre 11mila casi è ben lontano dall'obiettivo di eradicazione entro il 2015, parotite, con quasi 20mila casi, e rosolia, che si avvicina ai 30mila casi anche se il 98% di questi si è verificato in Romania e Polonia. In forte aumento in diversi Paesi europei la pertosse, di cui sono stati notificati nel 2012 oltre 42mila casi, il doppio rispetto al tasso degli anni precedenti, con Norvegia, Olanda e Danimarca con il maggior numero di casi.
L'incidenza è maggiore nella fascia di età tra i 5 e i 14 anni, una circostanza che preoccupa gli esperti, che ricordano come ad esempio in Gran Bretagna si vaccinino le donne in gravidanza al terzo trimestre per proteggere i neonati nei primi giorni di vita. ''Il rapporto mostra che la pertosse non è più solo un'infezione pediatrica - si legge -. L'aumento dell'incidenza in adolescenti e adulti preoccupa, perché questi gruppi sono una fonte di trasmissione per i neonati non ancora vaccinati. Poiché le morti e i casi più gravi si presentano proprio nei neonati le istituzioni dovrebbero valutare un richiamo del vaccino per adulti e adolescenti''
fonte: ansa
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