I meccanismi che determinano ipertensione nell’età più avanzata devono ancora essere chiariti.
«Le odierne conoscenze sul consumo di sale nell’evoluzione umana e le osservazioni sulle tribù “primitive” contemporanee, suggeriscono che gli individui dediti alla caccia e alla raccolta del cibo sopravvivono con poco sale e non sviluppano ipertensione. Quando gli abitanti delle campagne si trasferiscono in ambienti urbani, aumentano la loro assunzione di sale e, tra questi, le persone sensibili al sale vanno soggette a un aumento della pressione arteriosa (PA) correlato con l’età e all’ipertensione. Peraltro, i meccanismi che determinano ipertensione nell’età più avanzata devono ancora essere chiariti».
Questo è il riassunto dello splendido articolo: – Sale e ipertensione: un approccio filogenetico –, curato da M. Porta, M. Tomelini, E. Borgo, A. Brescianini del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Torino e da A. Lev-Ran del Maccabi Healt Services, Petah-Tikwa, Israel apparso sulla rivista Diabetol Metab nel 2006.
La lettura di questo articolo, per la mia particolare predisposizione alla Storia e alla Medicina, mi consente di introdurre una riflessione che è solo frutto di semplice osservazione.
Da molto tempo, per passione infinita, sono un frequentatore di cinematografi. Amo il grande schermo e… ne sono felice.
Ora, negli ultimi dieci anni, ho visto cambiare l’età della fascia di utenti per questo genere di spettacoli. Una volta si potevano incontrare molte persone di una certa età, anche anziani ma adesso tutto è cambiato. A volte mi sembra di essere quasi una mosca bianca.
Questa nuova generazione, tuttavia, ha una pessima abitudine; a mio avviso anche pericolosa nel tempo. È quella di ingurgitare, durante la proiezione del film, quantità industriali di popcorn e ettolitri di acqua minerale ed altre bevande (Coca Cola, ecc.).
Parlando con il gestore del cinematografo, sono venuto a sapere che questa distribuzione di alimenti e bevande è, annualmente, l’entrata economica più consistente.
Nulla di illegale ma estremamente pericoloso per queste nuove generazioni. Ho provato ad assaggiare questo cibo e l’ho trovato molto salato. D'altronde, più è salato, e più poi la gente beve.
Dopo una cena (normale o abbondante), questa giovane generazione ingurgita una consistente quantità di sale. E quanto sia in causa il sale per la patologia Ipertensiva, è cosa assai nota.
Tra qualche anno avremo una: GENERAZIONE DI POLLI IPERTESI.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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