Mangiar sano è uno dei temi più gettonati: dai medici agli operatori della prevenzione, dall’industria farmaceutica e alimentare alla ristorazione, tutti se ne occupano, ma con interessi differenti.
Sempre più spesso si parla di effetti benefici dell’alimentazione. Tante le idee sul tema, tutte molto varie.
L’unica alimentazione che la letteratura scientifica considera ottimale, veramente miracolosa per la salute, è la dieta mediterranea, patrimonio mondiale dell’umanità secondo l’UNESCO, ma ormai relegata in pratica nei musei. Solo pochissimi “antiquari” la conoscono e ancor meno la seguono davvero; e più facilmente in Svezia che nel Mediterraneo.
Dieta mediterranea, come era in origine, e cioè alimentazione bilanciata con pochi grassi, pochi zuccheri a rapido assorbimento e poche proteine, soprattutto quelle vegetali, molte fibre: il tutto associato ad uno stile di vita attivo (1-2).
Purtroppo fra le persone cadute nella trappola delle “intolleranze alimentari”, delle diete iperproteiche, del “dieting” (cioè quel vivere sempre pensando e mettendosi a dieta fai-da-te), ci sono spesso proprio i genitori, giovani adulti che con il loro esempio guidano i comportamenti dei figli.
È ormai assodato che i bambini rifiutano un cibo sano perché glielo stiamo offrendo in quanto buono per la salute, dando per scontato che non possa essere buono anche per le papille gustative, pensando, come molti, che ciò che è sano non possa avere un buon sapore: la medicina più è cattiva più è potente.
Questo è il messaggio che i bambini leggono negli occhi dei loro educatori: genitori e maestri i quali non sanno cosa rispondere alla loro domanda «Perché devo mangiare la mela, io che sono magro?».
Ma la mela, e tutti i suoi simili del cassetto Frutta e Verdura, che erano semplicemente buoni, sono dunque diventati medicine per curare obesi, diabetici e cardiopatici? Forse per questo vorremmo che si abituassero a mangiarli fin da piccoli? Farà bene! lo stesso destino ha avuto la dieta mediterranea.
E per risolvere il problema e dare una mano alla flora intestinale sovvertita da farmaci e cibi industriali (3-4)?
Ci sono gli integratori di vitamine e fibre alimentari che ci aiutano nei casi di ridotto apporto con la dieta o di aumentato bisogno fisiologico, da usare per brevi periodi e nelle dosi consigliate. Ben diversi i casi delle provate carenze da gestire con la guida del medico, come quella di Ferro (così frequente nelle ragazze ai primi flussi mestruali se abbondanti) o di Calcio (soprattutto se si sono esclusi latte e latticini dalla quotidianità), o di Vitamina D. La carenza di quest’ultima è ormai quasi un’epidemia per la vita al chiuso, davanti allo schermo e l’eccessiva protezione della pelle dai raggi di sole con abiti e creme; senza dimenticare che anche il sovrappeso, che riguarda metà della popolazione italiana, facilita tale carenza essendo la D una vitamina lipofila sequestrata nel grasso (5).
Per approfondire: prova a valutare con i tuoi pazienti la mediterraneità della dieta della loro famiglia (6).
Dati estratti da: Questionario KIDMED
Valutazione dell’indice KIDMED
Punti ≤ 3: dieta di qualità molto bassa
Punti 4 - 7: dieta non ottimale da migliorare
Punti ≥ 8: dieta mediterranea ottimale
Per approfondire: leggi come sostenere uno stile di vita più sano nella famiglia Il Gioco delle Perle e dei Delfini
Dott.ssa Rita Tanas
Bibliografia
1. Bel-Serrat S, et al. Clustering of multiple lifestyle behaviours and its association to cardiovascular risk factors in children: the IDEFICS study. Eur J Clin Nutr. 2013 Aug;67(8):848-54.
2. Tognon G, et al. Adherence to a Mediterranean-like dietary pattern in children from eight European countries. The IDEFICS study. Int J Obes (Lond). 2014 Sep;38 Suppl 2:S108-14.
3. Duca FA, Lam TK. Gut microbiota, nutrient sensing and energy balance. Diabetes Obes Metab. 2014 Sep;16 Suppl 1:68-76.
4. Lopez-Legarrea P, et al. The influence of Mediterranean, carbohydrate and high protein diets on gut microbiota composition in the treatment of obesity and associated inflammatory state. Asia Pac J Clin Nutr. 2014;23(3):360-8.
5. Dyląg H, et al. Assessment of vitamin D status in children aged 1-5 with simple obesity. Rocz Panstw Zakl Hig. 2014;65(4):325-30.
6. Serra-Majem L, Ribas L, Ngo J, Ortega RM, García A, Pérez-Rodrigo C, Aranceta J. Food, youth and the Mediterranean diet in Spain. Development of KIDMED, Mediterranean Diet Quality Index in children and adolescents. Public Health Nutr. 2004 Oct;7(7):931-5.
7. La nuova piramide alimentare della Dieta Mediterranea. 3°Conferenza Internazionale CIISCAM in collaborazione con l’ INRAN 2009. https://nut.entecra.it/358/31/news/ecco-la-nuova-piramide-alimentare--della--dieta-mediterranea.html
Articolo sponsorizzato da Perfetti S.p.A.
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