L’insonnia è comune negli anziani e può essere associata con il rischio di mortalità, tuttavia, l'evidenza riguardo quest’associazione non è ancora chiara.
Uno studio prospettico di coorte ha esaminato se gli uomini che presentano sintomi d’insonnia abbiano avuto un aumentato rischio di mortalità durante i 6 anni di follow-up.
Lo studio ha coinvolto 23.447 uomini americani che hanno partecipato all'Health Professionals Follow-Up Study.
Gli uomini arruolati erano sani, avevano riferito sintomi d’insonnia nel 2004, e sono stati seguiti fino al 2010.
Durante i 6 anni di follow-up sono stati documentati 2.025 decessi (2004-2010).
Gli hazard ratio di mortalità totale sono stati: 1,25 (difficoltà ad addormentarsi), 1,09 (difficoltà a mantenere il sonno), 1,04 (risvegli al mattino presto), e 1,24 (sonno non ristoratore), confrontando gli uomini con questi sintomi a quelli senza questi sintomi.
Gli uomini che hanno segnalato difficoltà a iniziare o a mantenere il sonno per la maggior parte del tempo, hanno avuto un incremento del 55% di malattie legate a morte cardiaca rispetto agli uomini che non hanno presentato questi sintomi, 32% (hazard ratio, HR=1,55; P trend=0,01).
In conclusione, alcuni sintomi d’insonnia, in particolare la difficoltà ad addormentarsi e un sonno non-ristoratore, sono associati a un rischio modestamente più elevato di mortalità.
Bibliografia
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