Il vettore adenovirus umano di tipo 5 è una risposta concreta nella lotta all’epidemia di Ebolavirus.
Un recente studio dimostra che il vettore adenovirus umano di tipo 5 (rAd5) codificante per una glicoproteina (GP) di ebolavirus è in grado di proteggere dall’infezione acuta letale da ebolavirus dello Zaire (EBOV), responsabile di una diffusa epidemia in Africa occidentale dove causa elevata mortalità.
Lo studio è stato condotto su macachi (Macaca fascicularis) femmine tra i tre e i cinque anni di età, in particolare un gruppo di quattro animali è stato immunizzato con un’unica somministrazione per via intramuscolare con 1×1011 o 1×1010 particelle virali (PU) di ChAd3 codificanti per EBOV GP. Cinque settimane dopo è stata somministrata agli animali una dose letale di (1,000 PFU) di EBOV attraverso un’iniezione intramuscolare.
I dati ottenuti dimostrano che tutti i macachi vaccinati sopravvivono, senza viremia rintracciabile, mentre gli animali del gruppo di controllo non immunizzato, soccombono all’infezione a partire dal sesto giorno e presentano una viremia di 1×107 PFU equivalenti per millilitro di plasma come viene evidenziato dagli esperimenti di Real Time PCR condotti su entrambi i gruppi di animali.
Dopo la valutazione del vaccino monovalente EBOV, è stata aggiunta al vettore una glicoproteina del Sudan ebolavirus (SUDV) realizzando un vaccino bivalente (EBOV plus Sudan ebolavirus (SUDV) GPs). Il SUDV è responsabile di elevata mortalità e l’aggiunta di SUDV GP al vaccino, può risultare estremamente vantaggiosa dato che la specie infettante non può essere identificata prima di alcuni giorni e in alcuni casi prima di settimane.
Per testare il vaccino bivalente sono stati immunizzati quattro macachi con 1×1010 PU del vettore ChAd3 codificante per le GP di EBOV e SUDV ed è stata misurata la risposta immunitaria tre settimane più tardi. Cinque settimane dopo è stata somministrata per via intramuscolare una dose letale di EBOV agli animali.
I risultati dimostrano che il vaccino bivalente protegge gli animali dall’infezione e l’aggiunta di una diversa GP non interferisce con la protezione da EBOV osservata con il vaccino monovalente.
E’ stato evidenziato che il vaccino non risulta efficace negli animali immuni all’Ad5, ma soprattutto si è visto che dopo alcuni mesi la protezione tende a diminuire anche in quegli animali che avevano mostrato una risposta positiva al trattamento. Pertanto, il vaccino è stato potenziato utilizzando il vaccino modificato Ankara (MVA) e generando per la prima volta, una protezione efficace e duratura contro il virus letale EBOV.
Riferimenti bibliografici:
Stanley DA, Honko AN, Asiedu C, Trefry JC, Lau-Kilby AW, Johnson JC, Hensley L, Ammendola V, Abbate A, Grazioli F, Foulds KE, Cheng C, Wang L, Donaldson MM, Colloca S, Folgori A, Roederer M, Nabel GJ, Mascola J, Nicosia A, Cortese R, Koup RA, Sullivan NJ. Chimpanzee adenovirus vaccine generates acute and durable protective immunity against ebolavirus challenge. Nat Med. 2014 Oct;20(10):1126-9.
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti