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Bloccare un gene per ridurre il grasso nel sangue

Diabetologia Redazione DottNet | 30/07/2015 15:21

"Decodificare i meccanismi apre la porta a precisi interventi individuali per la prevenzione del rischio associato all'accumulo di grasso nel sangue".

Bloccando l'espressione di un gene si riesce a diminuire in modo consistente la concentrazione di grasso nel sangue, anche in varie forme gravi di ipertrigliceridemia e indipendentemente dai valori di base o dal trattamento che il paziente di solito riceve. Lo dimostra uno studio dell'Università di Montreal, pubblicato oggi sul New England Journal of Medicine, sul gene che codifica la proteina apoC-III. Lo studio mostra che la proteina apoC-III svolge un ruolo chiave nella gestione dei trigliceridi, come il colesterolo, che provengono da grassi ingeriti dal cibo o prodotti dal nostro organismo. Ma soprattutto evidenzia che, bloccandola attraverso un inibitore, si riduce l'accumulo di trigliceridi nel sangue, associato ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, del pancreas e di altre complicazioni.



I ricercatori hanno condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, per valutare un inibitore specifico in pazienti non trattati, così come in pazienti sottoposti a terapia. Per una volta a settimana per 13 settimane, 61 pazienti sono stati trattati con agente attivo e 24 con placebo. Nel primo caso sono state osservate riduzioni comprese tra il 31,3 e il 70,9% dei livelli di trigliceridi.

"Decodificare i meccanismi apre la porta a precisi interventi individuali per la prevenzione del rischio associato all'accumulo di grasso nel sangue", spiega Daniel Gaudet, principale autore della ricerca, condotta insieme a una casa farmaceutica specializzata nella produzione di molecole che agiscono su target specifici.

 

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Fonte: New England Journal of Medicine

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