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Il tumore colpisce in Italia 363mila persone. Meglio per uomini

Oncologia Redazione DottNet | 24/09/2015 15:58

Stime 2015. In 11 anni +36% cancro polmone nelle donne. In arrivo farmaci innovativi

 Diminuisce il numero degli uomini colpiti da tumore, con 194.400 nuove diagnosi stimate nel 2015 (erano 196.100 nel 2014). Ma, gli stessi risultati non si hanno tra le donne, che fanno registrare una lieve crescita (169.000 nel 2015) e in 11 anni hanno visto aumentare del 36% l'incidenza del cancro al polmone. La stima complessiva parla di 363.300 persone colpite dal tumore nel 2015, ''mediamente quasi 1.000 ogni giorno''. Questi alcuni dei dati contenuti nel volume 'I numeri del cancro in Italia 2015' (Intermedia Editore), il censimento ufficiale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall'Associazione italiana registri tumori (Airtum) che offre una panoramica aggiornata sulle neoplasie relative all'anno in corso.

Dal rapporto, presentato al ministero della Salute, emerge inoltre che a preoccupare è soprattutto la diffusione del vizio di fumare, specie per le donne; il 23% delle italiane è tabagista, e le ''ricadute'' sono ''evidenti'': tra il 1999 e il 2010 l'incidenza del tumore del polmone è diminuita del 20% tra gli uomini mentre è stato registrato un più 36% tra le donne.

Delle nuove diagnosi di cancro stimate nel 2015 - 363.300 di cui 194.400 uomini (54%) e 168.900 donne (46%) - la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (48.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.000). Nel rapporto si mette in evidenza la riduzione della mortalità per tumori.

2px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 17.16px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; display: inline !important; float: none; background-color: rgb(255, 255, 255);">''Evidenze scientifiche dimostrano i grandi passi in avanti compiuti negli ultimi anni. Oggi possiamo affermare che il concetto di cancro come 'male incurabile' appartiene al passato. Grazie al progresso della scienza, i tumori stanno diventando sempre più una malattia cronica''. Lo afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nella prefazione del libro 'Si può vincere', che contiene le testimonianze di alcuni pazienti che hanno sconfitto la malattia, presentato nella sede del dicastero nel corso di un convegno con l'associazione degli oncologi e dei registri tumori sui numeri del cancro in Italia.

''Tuttavia - prosegue Lorenzin - nonostante gli straordinari successi della ricerca grazie a trattamenti sempre più mirati e altamente specializzati, la patologia resta, anche a causa dell'effetto dell'invecchiamento, una delle prime cause di morte della popolazione. Per questa ragione dobbiamo potenziare i nostri sforzi e la capacità di coordinare e sostenere l'attività di prevenzione e di assistenza''.

''Dobbiamo tutti insieme professionisti, Istituzioni e cittadini - osserva il ministro - impegnarci costantemente per continuare a tenere alto l'attuale livello del Sistema Sanitario italiano, considerato uno dei migliori del mondo, e ancor di più dobbiamo rafforzare la collaborazione fra Istituzioni e clinici, affinché vengano superate le divaricazioni assistenziali che, purtroppo, ancora oggi esistono in diverse realtà del nostro Paese''.

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La lotta al cancro sta facendo grandi progressi grazie ai nuovi farmaci a disposizione e a quelli in arrivo nel prossimo futuro; si tratta di "un cambiamento epocale", in particolare per "le terapie 'target' e l'immunoterapia". Lo afferma il presidente dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom), Carmine Pinto, a margine della presentazione di un rapporto sui numeri del cancro in Italia.  Pinto chiede in proposito "l'istituzione di un Fondo nazionale per i farmaci innovativi oncologici".

"Abbiamo due settori molto rilevanti - evidenzia il presidente dell'Aiom - il primo è quello delle terapie target" attraverso cui si va "sempre più a definire, per i diversi tumori, dei bersagli cellulari, con farmaci orientati verso questi bersagli e test fatti prima di iniziare la terapia.

Riusciamo a dare un determinato prodotto a un preciso paziente, con tre vantaggi: la migliore terapia possibile al paziente, evitiamo una terapia e una tossicità inutili e facciamo anche risparmiare il Servizio sanitario nazionale". L'altro settore rilevante, prosegue Pinto, è "l'immunoterapia: in passato abbiamo creduto tutti molto poco nella vecchia immunoterapia, oggi sono stati identificati dei 'checkpoint', cioè delle molecole che bloccano il sistema immunitario, e sono stati sviluppati degli anticorpi contro queste molecole. I risultati sono fortemente positivi nel melanoma, nel cancro al polmone, ma mi pare che stiano arrivando man mano per tutte le altre neoplasie. Questo cambierà moltissimo il trattamento dei pazienti nei prossimi 10 anni e occorre avere delle strategie per riuscire a gestire le risorse".

"Visto che i costi sono rilevanti - conclude - serve un Fondo nazionale" che "supererebbe le problematiche dei bilanci regionali" e che "può trovare recupero in diverse aree, come la migliore gestione dei registri oncologici e dei rimborsi. Troviamo un modo per finanziare la cura dei nostri malati".

 

fonte: ansa, aiom

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