La terapia lavora sul risveglio del sistema immunitario: è un 'approccio rivoluzionario'
'Risvegliare' il sistema immunitario spingendolo a combattere il cancro, ovvero l'approccio terapeutico dell'immunoncologia, per la prima volta si sta dimostrando efficace anche contro il tumore del rene: somministrando infatti ai pazienti il principio attivo immunoncologico nivolumab - già dimostratosi efficace per il melanoma e il tumore al polmone, si è registrato un aumento del 27% della sopravvivenza nella fase avanzata della malattia, quando le possibilità di trattamento sono limitate.
Il risultato arriva dallo studio internazionale CheckMate-025 presentato al Congresso europeo sul cancro (European Cancer Congress) in corso a Vienna. Si tratta di un risultato ''rivoluzionario'', mai ottenuto prima, nel tumore del rene e così rilevante da meritare la presentazione nella Presidential Session a Vienna e la pubblicazione sulla rivista New England Journal of Medicine: ''E' la conferma dell'efficacia dell'immunoncologia, un approccio rivoluzionario che stimola il sistema immunitario per aggredire il cancro - spiega Sergio Barcarda, direttore del Dipartimento Oncologia dell'Ospedale di Arezzo, che ha partecipato allo studio -. CheckMate-025 è il quarto studio in 13 mesi in cui è stato sperimentato nivolumab - prima nel melanoma, poi nel tumore del polmone squamoso e in quello non squamoso, ora nel cancro del rene - interrotto in anticipo, in quest'ultimo caso lo scorso luglio, perche' ha raggiunto l'obiettivo ambizioso di un aumento della sopravvivenza.
fonte: ecc
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