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Tumore al rene, con l'immunoterapia aumenta la sopravvivenza

Oncologia Redazione DottNet | 26/09/2015 18:08

La terapia lavora sul risveglio del sistema immunitario: è un 'approccio rivoluzionario'

'Risvegliare' il sistema immunitario spingendolo a combattere il cancro, ovvero l'approccio terapeutico dell'immunoncologia, per la prima volta si sta dimostrando efficace anche contro il tumore del rene: somministrando infatti ai pazienti il principio attivo immunoncologico nivolumab - già dimostratosi efficace per il melanoma e il tumore al polmone, si è registrato un aumento del 27% della sopravvivenza nella fase avanzata della malattia, quando le possibilità di trattamento sono limitate.

Il risultato arriva dallo studio internazionale CheckMate-025 presentato al Congresso europeo sul cancro (European Cancer Congress) in corso a Vienna. Si tratta di un risultato ''rivoluzionario'', mai ottenuto prima, nel tumore del rene e così rilevante da meritare la presentazione nella Presidential Session a Vienna e la pubblicazione sulla rivista New England Journal of Medicine: ''E' la conferma dell'efficacia dell'immunoncologia, un approccio rivoluzionario che stimola il sistema immunitario per aggredire il cancro - spiega Sergio Barcarda, direttore del Dipartimento Oncologia dell'Ospedale di Arezzo, che ha partecipato allo studio -. CheckMate-025 è il quarto studio in 13 mesi in cui è stato sperimentato nivolumab - prima nel melanoma, poi nel tumore del polmone squamoso e in quello non squamoso, ora nel cancro del rene - interrotto in anticipo, in quest'ultimo caso lo scorso luglio, perche' ha raggiunto l'obiettivo ambizioso di un aumento della sopravvivenza.

2px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 17.16px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; display: inline !important; float: none; background-color: rgb(255, 255, 255);">Naturalmente - avverte l'esperto - serviranno ulteriori studi per poter parlare di sopravvivenza a lungo termine nel tumore del rene, ma i risultati già ottenuti nel melanoma con il 20% dei pazienti vivi a dieci anni aprono prospettive importanti''.

Lo studio, di fase III, è stato condotto su 821 pazienti: ''E' un risultato eccitante - ha affermato l'oncologo Padmanee Sherma dell'Anderson Cancer Center Usa - che con molta probabilità cambierà il trattamento di questi malati. Speriamo si arrivi presto all'approvazione di nivolumab quale terapia standard per questo tipo di cancro''. Oggi più del 50% dei casi di cancro al rene viene scoperto in modo occasionale e circa un quarto delle diagnosi avviene in stadio avanzato. Nei pazienti trattati con la molecola immunoncologica si è però osservata una sopravvivenza globale mediana pari a 25 mesi rispetto ai 19,6 di quelli trattati con terapia standard. Nel 2015 in Italia sono stimati circa 12.600 nuovi casi di tumore al rene, mentre sono 338.000 i casi nel mondo ogni anno con 100.000 decessi. La grande speranza arriva dunque oggi dai farmaci immunoncologici che agiscono togliendo il freno indotto al sistema immunitario dal tumore: farmaci che stanno funzionando in diversi tipi di tumore perché il meccanismo di 'sblocco' è trasversale a molte neoplasie''. Una nuova arma, affermano gli oncologi, che potrà rivelarsi fondamentale nella lotta contro il cancro

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fonte: ecc

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