Studio Bocconi, bisogna cambiare alcune regole del sistema
L'età media dei medici e degli operatori del Servizio sanitario nazionale "è prossima ai 50 anni e un dipendente su cinque soffre di inidoneità parziali o totali, che ne limitano l'operatività". A dirlo è un'analisi presentata all'Università Bocconi di Milano, che si chiede: "Chi rimarrà a curarci?".
L'analisi, curata da Carlo De Pietro, Guglielmo Pacileo, Agnese Pirazzoli e Marco Sartirana del Cergas Bocconi, ha calcolato ad esempio che "le inidoneità (totali, parziali, permanenti o temporanee) riconosciute solo nell'ultimo decennio interessano l'11,8% del personale, ovvero circa 82.600 lavoratori sui 700.000 impiegati dal Servizio sanitario". In realtà i numeri potrebbero essere anche più alti: "l'analisi non poteva andare più indietro nel tempo per la difficile reperibilità della documentazione - spiega De Pietro - inoltre, anche nel periodo considerato, si è persa traccia di molte limitazioni registrate nei primi anni: l'effettiva incidenza delle inidoneità è più alta. Dire che il fenomeno interessa un lavoratore su cinque può essere considerata una stima prudenziale". Le inidoneità si concentrano soprattutto nei ruoli operativi di tipo socio-assistenziale. "Gli inidonei tra gli Operatori socio-sanitari e gli Operatori tecnici dell'assistenza - dice l'analisi - sono addirittura il 24,1% e quelli tra chi svolge professioni infermieristiche e ostetriche il 15,1%".
fonte: cegas
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