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Sì alle statine a 40 anni se il cuore è a rischio

Cardiologia Redazione DottNet | 22/12/2015 19:07

La conferma arriva da un documento della U.S. Preventive Services Task Forc

Chi ha uno dei fattori di rischio cardiovascolari dovrebbe prendere le statine già a 40 anni per diminuire il rischio di infarto o ictus. Lo afferma un documento della U.S. Preventive Services Task Force, un panel governativo statunitense, che per la prima volta afferma ufficialmente che questi farmaci hanno effetto nella prevenzione degli eventi gravi.

2px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 17.16px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; display: inline !important; float: none; background-color: rgb(255, 255, 255);">Secondo il panel le statine possono fornire il massimo beneficio preventivo per gli adulti tra 40 e 75 anni che abbiano uno o più fattori di rischio, la cui probabilità di avere un ictus o un infarto nei 10 anni successivi sia aumentata di almeno il 10% rispetto alla popolazione generale. "La terapia a base di statine - si legge nel documento conclusivo, basato su una revisione degli studi pubblicati sul tema - può ridurre il rischio di morte e quello di morte per cause cardiovascolari. Il beneficio appare maggiore per le persone tra 40 e 75 anni che hanno un fattori di rischio, come il colesterolo alto, la pressione alta, il diabete o il fumo". I benefici di questi farmaci, osserva sempre il panel, sono superiori ai rischi, rappresentati da possibili effetti avversi come perdita di memoria e rischio aumentato di diabete di tipo 2.

 

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fonte: ansa

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