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Convenzione Mmg: fumata nera al tavolo. Ecco le criticità

Medicina Generale Redazione DottNet | 21/06/2016 21:07

Per Fimmg e Snami c'è uno spiraglio. No dallo Smi

Posizioni ancora contrastanti al termine dell'incontro tra sindacati medici e la Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati (SISAC) per discutere la nuova bozza dell'atto di indirizzo per il rinnovo della Convenzione di Medicina Generale (clicca qui per scaricare la bozza aggiornata). All'ordine del giorno, una parziale apertura sul mantenimento della guardia medica notturna. Dopo le polemiche delle scorse settimane sullo 'smantellamento' della guardia medica previsto dalla nuova ipotesi di attivazione del servizio di medicina territoriale h16 (ovvero dalle 8 di mattina a mezzanotte e con affidamento dell'assistenza notturna al 118 e Pronto Soccorso), ai sindacati medici è stata inviata una nuova versione del documento, parzialmente modificata.  La principale novità proposta dalla Sisac, ente che rappresenta la delegazione di parte pubblica per il rinnovo degli accordi con la medicina convenzionata, riguarda la possibilità della singola azienda sanitaria di mantenere il sevizio di guardia medica notturna da mezzanotte alle 8 di mattina.

“Abbiamo confermato alla Sisac la nostra contrarietà al testo della bozza inviata nei giorni scorsi e alla base dell’odierna seduta di  trattativa. Abbiamo dovuto, però, prendere atto delle apprezzabili dichiarazioni del Coordinatore Pomo rispetto alla possibilità di rivedere, nel contesto di principi da condividere, l’intero articolato  proposto”., dice il Segretario Nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, al termine dell’incontro.

Nel merito dell’articolato pervenuto, la Fimmg sottolinea tra l’altro come la bozza:

mortifica lo specifico percorso formativo del medico di  medicina generale equiparandolo, nell'accesso alla convenzione, a  titoli puramente accademici;

prevede un ruolo unico tra medici di famiglia e medici di  continuità assistenziale che è un’enunciazione formale con pochi  margini per quella nuova continuità dell’assistenza da garantire sette  giorni su sette da parte delle AFT, pensata a supporto di una medicina di iniziativa volta anche ad evitare l’intasamento dei pronto soccorso  e ad accorciare le liste d’attesa;

omette sufficienti garanzie rispetto ad una subordinazione  sempre maggiore, senza alcuna tutela sia sul piano dell'applicazione  delle norme contrattuali sia su quello disciplinare, estendendo al personale convenzionato norme, come il D.Lgs 150/2009, previste per la  dipendenza;

non riconosce l’autonomia organizzativa del medico di  medicina generale quale elemento fondamentale di tutela del rapporto  di fiducia medico-paziente;

In sintesi, l'aspetto più pericoloso dell’articolato proposto - conclude Milillo - è la presenza di una cultura ispiratrice gerarchica  ancora tenacemente legata al controllo discrezionale e condizionante sui singoli anziché alla promozione dei percorsi e dei risultati”.

 Per lo Snami erano presenti Angelo Testa, presidente nazionale, Gianfranco Breccia, segretario nazionale e Gennaro Caiffa, vicesegretario nazionale. “E’ stato un incontro interlocutorio - commenta il leader del sindacato autonomo - ma significativo, in quanto formalmente il dott. Vincenzo Pomo che dirige e coordina la Sisac, si è già espresso nel chiarire alcuni punti che noi dello Snami consideriamo irrinunciabili e pregiudiziali. In primis è stato ribadito che la bozza contrattuale, che ci è stata consegnata oggi, è assolutamente aperta alla discussione e alle integrazioni, non verranno perse ore per l’ex continuità assistenziale e si darà mandato alle regioni per la valutazione delle situazioni in cui verrà confermata l’assistenza come attualmente  viene erogata, per questioni logistiche e di distanza dei punti guardia dai presidi ospedalieri”. “Inoltre – spiega Testa - si libereranno oltre 27.000 posti di lavoro nei prossimi 7 anni per cui sarà garantito un ampio turnover che permetterà ai Colleghi più giovani una sicura sistemazione”. “Ci siamo dati appuntamento - conclude Angelo Testa - per il prossimo 12 luglio, in cui inizieremo i lavori entrando nei punti specifici del nuovo accordo collettivo nazionale.”


Lo Smi (presente al Tavolo con il segretario generale Pina Onotri, dal vice segretario Luigi De Lucia, e dal responsabile Assistenza Primaria, Bruno Agnetti) ha ribadito “la contrarietà alla nuova proposta di Acn presentata dalla Sisac e, a monte, all'Atto di indirizzo del Comitato di settore che la ispira. La delegazione ha evidenziato la necessità di chiudere questa lunga fase di blocco dei contratti che mortifica oltremodo i professionisti del settore, ha, quindi, confermato la ferma opposizione a un Acn, che contrasta con la legislazione vigente e con il Patto della Salute, ed oltretutto a isorisorse, con grave danno per la qualità dei servizi offerti ai cittadini”.


Pina Onotri, segretario generale Smi ha sottolineato amaramente i "troppi anni di vacanza contrattuale" ma anche ha immediatamente avanzato una chiara premessa: "Non condividiamo, intanto, la modalità con cui si è aperta questa partita. Alcune sigle hanno già letto l'intera bozza, dopo aver partecipato anche alla definizione stessa dell'Atto di indirizzo, come dichiarato dal ministro Lorenzin alla Camera dei deputati, altri ne hanno visionato solo alcuni punti, noi come SMI ne siamo stati tenuti completamente all'oscuro. Il che è la dimostrazione di una assoluta assenza di trasparenza e di mancanza di rispetto delle regole".

"In questa sede - ha aggiunto - ribadiamo le ragioni di una contestazione ampia e serrata contro lo smantellamento della guardia medica notturna, che ha coinvolto sindaci, associazioni dei consumatori e semplici cittadini, nonché un fronte trasversale di partiti. Un movimento dalla Puglia, fino alla Toscana, dove è stata addirittura votata in commissione sanità all'unanimità una mozione di critica. Proprio nella patria dell'ancora embrionale modello h16"
.

"Non condividiamo l'atto di indirizzo - ha continuato Onotri - perché illegittimo e impugneremo tutto ciò che da esso discende anche la futura convenzione, se necessario. Illegittimo perché va ad impattare sul lavoro del 118, ridefinendo quegli ambiti di operatività stabiliti per legge, perché contravviene alla Balduzzi, che parla di continuità dell'assistenza H 24 e perché contraddice lo stesso Patto della salute, dove si delineano chiaramente percorsi differenti per 118 e per la guardia medica, ancorché integrati. Carta canta, basta leggere tanto la Balduzzi che il Patto per la salute".


"Il comitato di settore  - ha denunciato il segretario Smi - ha debordato dalle sue prerogative: con un atto di indirizzo e poi con una successiva convenzione non si può pretendere di riorganizzare i servizi sul  territorio. Veniamo, poi, al convitato di pietra di questa tornata: le risorse che non ci sono. E non possiamo in questa ottica non tener presente la recente sentenza della Corte costituzionale che ha ritenuto illegittimo il blocco dei contratti e quello retributivo, ribadendo che non vi può essere un rinnovo ad isorisorse. Questa impostazione è applicabile, per analogia anche ai medici convenzionati. Ma qui si fa finta di nulla, con una logica punitiva nei confronti della categoria".


anche inaccettabile che non si parli di una altra delle ricadute dell'h16, quella su tutti i contratti a tempo determinato: cioè la certa contrazione di migliaia di posti di lavoro  - ha concluso Onotri -. Infine: la Balduzzi stata emanata 4 anni fa ed entro sei mesi, abbondantemente trascorsi, si dovevano rinnovare le convenzioni. È caduto il limite temporale di applicazione, perché non dovrebbe venir meno il vincolo economico?"

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