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Fnomceo, primi procedimenti disciplinari contro i medici anti-vaccini

Sanità pubblica Redazione DottNet | 20/10/2016 18:28

Il movimento ha origine sulla rete. Intanto 100mila italiani sono a letto con l'influenza. Lorenzin: urge vaccinarsi

Lo scorso luglio - come anticipato a suo tempo da Dottnet - l'annuncio della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo): i camici bianchi che sconsigliano le vaccinazioni infrangono il codice deontologico e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare alla radiazione. Oggi, a 3 mesi di distanza, l'apertura ufficiale dei primi provvedimenti a carico di due professionisti, a Treviso e Firenze, mentre un terzo caso è sotto esame a Venezia.

"Gli ordini dei medici stanno esercitando le proprie funzioni di autodisciplina in modo serio e rigoroso su una questione così importante come quella delle vaccinazioni nel nostro Paese" ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. I medici, ha aggiunto "si basino sulla scienza e rispettino le linee guida". Parte dunque 'l'offensiva' della Fnomceo contro i medici 'anti-vaccini', che supportano posizioni antiscientifiche sostenendo la pericolosità delle vaccinazioni. Ad oggi, spiega il segretario generale della Federazione, Luigi Conte (nella foto), "ci risulta l'apertura ufficiale di due procedimenti disciplinari, ma ci vorranno alcuni mesi perchè si arrivi alla decisione finale. Si tratta di un medico a Treviso ed uno a Firenze, ed un terzo caso è sotto esame da parte dell'Ordine dei medici di Venezia".

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Tuttavia, avverte Conte, "altri Ordini italiani potrebbero aver aperto procedimenti di cui non è stata data comunicazione". I medici in questione, rileva, "hanno sostenuto la posizione, antiscientifica, della pericolosità dei vaccini". In particolare, chiarisce Conte, "il medico fiorentino, già noto per le sue posizioni, sostiene l'esistenza di un legame tra vaccini e autismo, mentre il professionista di Treviso, un cardiologo, afferma che le vaccinazioni determinano complicazioni che mettono a rischio i bambini". Posizioni non supportate da evidenze scientifiche e che rischiano, avvertono gli esperti, di creare nell'opinione pubblica false paure, mentre "il vero pericolo - afferma il segretario Fnomceo - sta proprio nel non vaccinare contro malattie potenzialmente anche letali ma che, con i vaccini, possono essere prevenute".

Il dato positivo, sottolinea, "è che dall'approvazione del nostro documento a luglio, si sta creando un forte movimento di opinione e molti presidenti di Ordini regionali stanno cominciando a procedere". La questione è infatti quanto mai seria, dato l'abbassamento del livello delle coperture vaccinali in Italia contro varie malattie, a partire dal morbillo, con il rischio del riemergere di nuove e pericolose ondate epidemiche. Da qui, l'appello di Conte: "Invitiamo a vaccinarsi, poichè i timori messi in giro, soprattutto su Internet, sono solo delle grandi sciocchezze sostenute da personaggi che non hanno alcuna competenza scientifica, bensì altri interessi da tutelare". Detto ciò, precisa, "non si vuole negare che le vaccinazioni possano portare in alcuni casi a qualche complicanza, ma ciò avviene in un numero estremamente limitato di situazioni rispetto ai casi di complicanze che potrebbero invece portare le malattie prevenibili".

Un dato su tutti: "Complicanze da vaccini si registrano in 1 caso su 1 milione, mentre complicanze serie da morbillo come meningite o polmonite si rilevano in 1 caso su 10mila". Sottolinea l'importanza delle misure disciplinari anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi: "Valuto positivamente e supporto le azioni degli Ordini che anticipano in modo encomiabile - ha commentato - una linea che sarà formalizzata nel prossimo Piano nazionale vaccini, ormai in dirittura d'arrivo".

Nasce ed è trainato soprattutto dalla Rete il movimento dei medici 'anti-vaccini' che sostengono, non supportati da alcuna evidenza scientifica, la dannosità delle vaccinazioni o il loro legame con malattie come l'autismo. Un trend che si è affermato negli ultimi 15 anni e che ha finito con l'influenzare a tal punto parte dell'opinione pubblica da portare ad un 'crollo' dei livelli di coperture vaccinali. In Italia, ad esempio, per tutte le vaccinazioni le coperture sono sotto il 95% e per il morbillo addirittura sotto l'80%.

Ciò vuol dire, avvertono gli esperti, che migliaia di bimbi non sono vaccinati e questo crea un pericolo reale. Ma quali sono le radici di tale trend? Tra gli 'iniziatori' vi è il gastroenterologo britannico Andrew Wakefield, autore del contestatissimo docu-film 'Vaxxed' la cui proiezione inizialmente prevista in Senato ad ottobre è stata bloccata, ma è stata poi seguita da proiezione pubblica in varie sale italiane nei giorni scorsi. Wakefield, autore di uno studio nel 1998 pubblicato su Lancet e poi ritirato dalla stessa rivista, sostiene l'esistenza di un legame tra il vaccino Mpr (contro morbillo, parotite e rosolia) e l'insorgenza dell'autismo.

Ma la vicenda si tinge di giallo: il medico britannico, nel docu-film, basandosi sulle rivelazioni di un componente stesso dei Cdc, lo scienziato William Thompson, afferma infatti che i centri statunitensi per il controllo delle malattie Cdc erano a conoscenza di ciò ma avrebbero nascosto la verità. Sotto accusa, da parte di Wakefield, sono le aziende farmaceutiche, ritenute colpevoli di imporre le vaccinazioni per i propri interessi economici. Una tesi che ha raccolto sostenitori in vari paesi, nonostante medici e scienziato abbiano sempre ribadito l'infondatezza di tali teorie per totale mancanza di presupposti scientifici.

In Italia, anche il Codacons - pur non sposando la tesi del legame tra vaccini e autismo - sostiene una posizione critica: contesta che i bambini ricevano la vaccinazione esavalente, che contiene due vaccini in più rispetto ai 4 obbligatori nel nostro Paese, reclamando la libertà di scelta da parte dei genitori. L'associazione ha anche presentato ricorso al tar contro la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) che, in un documento approvato lo scorso luglio, ha previsto sanzioni fino alla radiazione per i medici del Servizio sanitario nazionale che sconsigliano le vaccinazioni.

Intanto centomila italiani sono già a letto con febbre e dolori muscolari per virus simili all'influenza, ma i 'veri' virus influenzali della stagione 2016-17 non hanno ancora colpito. Lo faranno con il graduale abbassamento delle temperature, e nel frattempo medici e virologi invitano a vaccinarsi: la campagna vaccinale partirà ufficialmente in tutta Italia entro la prima settimana di novembre e l'immunizzazione è fortemente consigliata dal momento che si prevede una stagione di virus particolarmente aggressivi. Il consiglio arriva anche dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

"Il primo isolamento dei nuovi virus influenzali - spiega il virologo Fabrizio Pregliasco - è avvenuto già lo scorso agosto in un bambino. I vaccini disponibili contengono dunque le due varianti virali di questa stagione (il virus h3n2 Hong-Kong e il B-Brisbane, oltre al virus H1n1). Tuttavia - avverte l'esperto - potrebbe esserci una terza variante (il virus B-Pukhet), contenuta solo in un tipo di vaccino quadrivalente, e questo dato potrebbe rendere la stagione influenzale più pesante, con una previsione di oltre 7 mln di casi". Al momento, però, gli italiani a letto, "oltre centomila - chiarisce - sono stati colpiti da virus simili all'influenza, anche se facilmente confondibili".

Il consiglio, sottolinea anche la responsabile area Vaccini della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Tommasa Maio, "è di rivolgersi al proprio medico di base. In alcune regioni, come il Lazio, la campagna vaccinale è già partita, ma entro la prima settimana di novembre tutti i medici di base avranno disponibili nei propri studi i vaccini antinfluenzali". Questi saranno gratuiti, ricorda, "per gli over-65, i malati cronici, le donne al II e III trimestre di gravidanza, personale sanitario e addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo".

Ci si può vaccinare fino alla fine di dicembre, ''ma mai come quest'anno è importante farlo, data appunto l'aggressività dei virus: l'auspicio - afferma Maio - è che la vaccinazione sia estesa il più possibile, ricordando il fatto che lo scorso anno si sono registrati circa 8mila morti a causa delle complicanze dell'influenza, soprattutto tra gli anziani". E un appello affinchè anche gli operatori sanitari si vaccinino contro l'influenza arriva dal segretario generale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Luigi Conte: "In Usa si vaccina l'80% degli operatori della Sanità, mentre in Italia lo fa solo il 20-30% e questo può rappresentare un rischio".

Fonte: ansa, fnomceo

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