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Racca: vaccini pronti in farmacia, al via la campagna

Farmacia Redazione DottNet | 24/10/2016 19:43

Diversi progetti pilota sono al via in Piemonte e Molise in sinergia con le farmacie per migliorare la distribuzione

"Dal Nord al Sud Italia i vaccini antinfluenzali sono già arrivati nelle farmacie italiane, dando così ufficialmente il via alla campagna vaccinale per la stagione 2016-17". Ad annunciarlo è la presidente di Federfarma Annarosa Racca, mentre alcuni progetti pilota in partenza in Piemonte e Molise sfrutteranno il coinvolgimento delle farmacie per migliorare la distribuzione. Il vaccino antinfluenzale, come noto, è offerto gratuitamente ad ultra 65/enni, malati cronici, donne al secondo o terzo mese di gravidanza e operatori sanitari. Ma chiunque voglia vaccinarsi, pur non rientrando in queste categorie, può acquistarlo a proprie spese in farmacia dietro prescrizione medica. In vista di una stagione influenzale che si annuncia più aggressiva di quella dello scorso anno, il problema resta quello delle basse adesioni alla campagna vaccinale che hanno caratterizzato gli anni passati.

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"L'auspicio - prosegue Racca - è che il vaccino si somministri un giorno direttamente in farmacia. Tutte le regioni sono sotto la soglia minima di copertura e la farmacia per la sua capillarità e vicinanza al cittadino può aiutare a migliorare il percorso". E' quanto hanno pensato di fare in Francia, dove un emendamento alla legge per il finanziamento del servizio sociosanitario, in discussione in Parlamento, autorizza la somministrazione del vaccino antinfluenzale direttamente in farmacia. Un'ipotesi non ancora in discussione in Italia, dove però qualcosa si muove. Di norma, infatti, sono le asl a rifornire i medici dei vaccini che dovranno poi somministrarli gratuitamente, mentre in Piemonte è appena partita una sperimentazione che prevede che a rifornire i medici siano le farmacie, così da ridurre sprechi e migliorare la conservazione. In Molise, invece, è in corso di negoziazione un accordo che affiderebbe alle farmacie la 'distribuzione per conto' del vaccino direttamente ai pazienti delle categorie a rischio, che dovrebbero però poi tornare dal medico per la somministrazione.

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