Via libera unanime dalla Camera al progetto di legge, adesso la parola passa al Senato
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Arriva il marchio italiano di qualità ecologica nei cosmetici, in base al quale ogni prodotto di bellezza che ne sia contraddistinto dovrà disporre di un 'dossier ecologico' in cui viene specificata la composizione e la quantità di sostanze non biodegradabili che possono avere impatto su acqua, ambiente e tipo di imballaggio. Il marchio è previsto da una proposta di legge approvata all'unanimità dall'Aula della Camera, che ora passa al Senato e servirà a limitare al minimo l'uso di sostanze che possano danneggiare l'ambiente.
E ciò sia con un impatto diretto sull'ecosistema determinato dal loro spargimento e diffusione, sia per il fatto che per essere prodotte si determina un danno all'ambiente: come accade, secondo i M5S, per l'olio di palma, la cui produzione è considerata dai pentastellati come una delle causa della deforestazione. Ma anche per i cosiddetti microgranuli di plastica, piccole particelle che vengono utilizzate spesso come esfolianti, spesso anche nei dentifrici che, secondo il relatore Mirko Busto, "per quanto possano sembrare innocui, costituiscono un grande importante agente inquinante". Le nuove norme prevedono che il marchio, registrato e di garanzia pubblica, sia richiesto su base volontaria dalle aziende per i prodotti in grado di dimostrare il rispetto di alcuni parametri oggettivi di dermocompatibilità, di incidenza ecologica degli imballaggi, del mancato uso di sostanze cancerogene, tossiche o non biodegradabili.
"La legge - chiarisce l'altra relatrice, Chiara Gadda del Pd - oltre ad introdurre il marchio italiano di qualità, prevede, primi in Europa, il divieto a partire dal 2020 della commercializzazione di cosmetici contenenti microplastiche, pericolosissime per l'ecosistema marino". "Il comparto della cosmesi in Italia - puntualizza Gadda - è all'avanguardia nel mondo e ha saputo in questi investire su innovazione e ricerca. Questa legge ne valorizza la produzione di qualità. I cittadini hanno imparato a conoscere ed apprezzare prodotti che rispondono a particolari standard perciò è importante che le etichettature non risultino ingannevoli ma rientrino in un sistema pubblico, trasparente e garantito. E' una legge moderna che riconosce l'impegno e le tante campagne che associazioni e cittadini hanno portato avanti negli anni a favore della sostenibilità ambientale dei prodotti". Soddisfatto anche il presidente della commissione Ambiente di Montecitorio, Ermete Realacci. "Per la prima volta al mondo viene approvato un testo di legge che protegge i nostri mari vietando, a partire dal 1ø gennaio 2020, la produzione e la messa in commercio di cosmetici contenenti microplastiche", sostiene.
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