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Lorenzin, 1,9 miliardi per il rinnovo dei contratti della p.a.

Sanità pubblica Redazione DottNet | 28/10/2016 21:38

Saranno anche assunte 7mila nuove figure, tra medici e infermieri. Tutte le altre novità

Più soldi per gli statali, con due fondi: uno dedicato ai rinnovi dei contratti e alle forze di polizia, l'altro destinato al reclutamento di insegnanti. In tutto vengono stanziati 1,9 miliardi per il 2017 e 2,6 a decorrere dal 2018. Per la sanità, la ministra Beatrice Lorenzin fa sapere che i rinnovi contrattuali del settore rientrano "nella parte dedicata alla pubblica amministrazione". Mentre Regioni e comuni dovranno pescare dai loro bilanci, garantendo aumenti dello stesso calibro. Sempre nell’ambito delle risorse del fondo sanitario nazionale, è previsto un Fondo vincolato di 75 milioni di euro per il 2017 e di 150 milioni a decorrere dal 2018.

Nella Manovra che approderà presto alla discussione delle Camere c'è una parte del Fondo sanitario che, come è noto, è dedicata alle stabilizzazioni di precari  e alle nuove assunzioni (con relativo sblocco del turn over) ma la quota riservata ai rinnovi dei contratti della Dirigenza e delle Convenzioni è contenuta nel cosiddetto Fondo PA, ossia riservato ai rinnovi per tutta la pubblica amministrazione (non solo la sanità ndr) il cui ammontare dovrebbe essere intorno al miliardo e 900milioni di Euro all'anno".

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"Il fondo per la stabilizzazione è un fondo dedicato" ha sottolineato il Ministro "che verrà rifinanziato anno per anno. E rappresenta un extra rispetto alla Legge di stabilità dello scorso anno e rispetto anche ai fabbisogni necessari per garantire le ore di riposo. Questi ci sono stati comunicati dalle varie regioni e ora sono al vaglio del Mef. Per questa parte, riguardante assunzioni e stabilizzazioni, ci siamo attenuti in maniera molto prudenziale intorno ad una previsione di 7mila persone tra infermieri e medici, quota che potrebbe anche essere superiore. Poi" ha quindi specificato il Ministro "c'è la parte che riguarda i rinnovi contrattuali che sono inseriti nella cosiddetto "Fondo per i rinnovi nella PA" e che ammonta, complessivamente per tutta la Pubblica amministrazione, a circa 1 miliardo e 900 milioni".

Ecco le principali novità per quanto riguarda le altre risorse destinate alla sanità:

 Fascicolo sanitario elettronico (Fse). La progettazione dell’infrastruttura nazionale necessaria a garantire l’interoperabilità dei FSE, verrà curata dal Ministero dell’economia e delle finanze attraverso l’utilizzo dell’infrastruttura del Sistema Tessera sanitaria. Il Sistema Tessera Sanitaria entro il 30 aprile 2017, rende disponibile ai FSE e ai dossier farmaceutici regionali, i dati risultanti negli archivi del medesimo Sistema Tessera Sanitaria relativi alle esenzioni dell’assistito, prescrizioni e prestazioni erogate di farmaceutica e specialistica a carico del Servizio sanitario nazionale, certificati di malattia telematici, prestazioni di assistenza protesica, termale e integrativa. Per l'attuazione è autorizzata la spesa di 2,5 milioni di euro annui a decorrere dal 2017.
 
- Quota premiale Fsn. La quota viene incrementata, a livello sperimentale per l’anno 2017, di una quota pari allo 0,1 per cento del livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale. Vi potranno accedere anche le Regioni in piano di rientro purché abbiano registrato dei miglioramenti.

- Stretta sui deficit delle aziende ospedaliere. Viene ulteriormente abbassata la soglia del disavanzo di gestione oltre la quale le aziende ospedaliere, universitarie e Irccs andranno in Piano di rientro. Il limite si abbassa al 5% della differenza tra costi e ricavi (oggi è il 10%).
 
- Finanziamento Fondo sanitario nazionale. Per la sanità la determinazione del Fondo sanitario 2017 a 113 miliardi, che salgono a 114 nel 2018 e a 115 nel 2019.
 
Art. 61 (Disposizioni in materia di assistenza sanitaria)

- Tetti spesa farmaceutica. Dal 2017 il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera sarà calcolato al lordo della spesa per i farmaci di classe A in distribuzione diretta e distribuzione per conto, ed è rideterminato nella misura del 6,89 per cento (oggi è fissato al 3,5%) e assume la denominazione di “tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti”. Conseguentemente cambia anche il tetto della spesa farmaceutica territoriale che sarà rideterminato nella misura del 7,96 per cento (oggi è dell’11,35%) e assume la denominazione di “tetto della spesa farmaceutica convenzionata”.
 
- Fondo farmaci innovativi ed oncologici. In tutto 1 miliardo di euro per i farmaci innovativi, di cui 500 per un nuovo fondo ad hoc per gli oncologici (in proposito si stabilisce che l’Aifa,entro il 31 marzo 2017, dovrà fissare i criteri per la classificazione dei farmaci innovativi e a innovatività condizionata e dei farmaci oncologici innovativi).
 
- Biosimilari. Nella manovra si stabilisce che “Non è consentita la sostituibilità automatica tra biologico di riferimento e un suo biosimilare né tra biosimilari” e che “Nelle procedure pubbliche di acquisto non possono essere posti in gara nel medesimo lotto principi attivi differenti, anche se aventi le stesse indicazioni terapeutiche”.
 
- Farmaci biologici a brevetto scaduto. Sono poi previste anche specifiche norme per razionalizzare la spesa per l’acquisto di farmaci biologici a brevetto scaduto. In particolare per le gare d’acquisto si prevede un lotto unico considerando lo specifico principio attivo (ATC di V livello), medesimi via di somministrazione e dosaggio. La base d’asta dell’accordo quadro dovrà essere il prezzo massimo di cessione al Ssn del farmaco biologico di riferimento. In ogni caso si stabilisce che “i pazienti devono essere trattati, con uno dei primi tre farmaci nella graduatoria dell’accordo quadro classificati secondo il criterio del minor prezzo o dell’offerta economicamente più vantaggiosa” e che “Il medico è comunque libero di prescrivere, senza obbligo di motivazione, il farmaco (tra quelli mesi in gara, ndr.) ritenuto idoneo a garantire la continuità terapeutica ai pazienti”.
 
- Vaccini. Viene istituito un Fondo per l'acquisto vaccini ricompresi nel Nuovo Piano Nazionale Vaccini (NPNV). Il Fondo, sempre all’interno delle risorse del fondo sanitario nazionale, è pari a 100 milioni di euro per l’anno 2017, 127 milioni di euro per l’anno 2018 e 186 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019.

fonte: ansa, QS

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