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Statali: arriva riforma Madia, c'è la norma per precari e assunzioni

Sanità pubblica Redazione DottNet | 22/02/2017 22:16

Spunta un provvedimento per i salari accessori

Arriva al traguardo la riforma della Pubblica Amministrazione targata Madia. L'ultimo blocco di provvedimenti,  tocca il lavoro pubblico. Intanto però i ritocchi last minute ai testi riservano sorprese. E', infatti, spuntata una norma per salvare i salari accessori. Un intervento non da poco, basti pensare alla vicenda capitolina. Sul tavolo del prossimo Cdm arriverà anche il decreto sul libretto unico per l'auto, per cui si è parlato di un risparmio di 39 euro. Decreto questo che è sempre 'figlio' della delega P.a, capitolo semplificazione. D'altra parte, ha ricordato la ministra Marianna Madia in una lettera al Foglio, la riforma "si rivolge anzitutto ai cittadini e agli imprenditori". Ecco allora le principali novità in arrivo.

ASSUNZIONI SI CAMBIA, SPIRAGLI PER SBLOCCO TURNOVER. Si passerà da un'impostazione rigida delle assunzioni a un modello che guarda alle esigenze concrete, impostato su programmi triennali. Nelle prove di concorso ci sarà l'inglese e le graduatorie non potranno contare più infiniti idonei (tetto al 20% dei posti). In via sperimentale a Regioni e città metropolitane 'virtuose' sarà anche concessa la possibilità di allentare i limiti imposti al turnover.

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PIANO STRAORDINARIO PER PRECARI STORICI. Una roadmap, che si snoderà tra il 2018 e il 2020, per assorbire quanti da tre anni sono a servizio della P.a. Chi è entrato per concorso potrà essere assunto direttamente, mentre chi non è passato per una selezione sarà tutelato con una riserva (50%) nelle future prove.

BASTA CON IL '6' POLITICO, SI' BONUS ECCELLENZA. Saltano i vicoli della legge Brunetta ma i contratti dovranno garantire una differenziazione per mettere fine a una distribuzione a pioggia dei premi. Si punta sulla misurazione dei risultati in base obiettivi precisi ed è anche previsto un bonus per le eccellenze.

VOCE AI CITTADINI SU 'PAGELLE' AMMINISTRAZIONE. I cittadini entrano a far parte a pieno titolo del sistema di misurazione. Potranno dire la loro sulla qualità dei servizi e il loro giudizio conterà ai fini del 'voto' da assegnare al team.

SANZIONI PER FURBETTI DEL WEEKEND LUNGO. E' affidata ai contratti la formula per colpire chi 'marina' puntualmente il lunedì e il venerdì o i casi di assenze collettive in date da 'bollino rosso'. Per frenare il fenomeno saranno messi tetti a fondi per premi laddove risultino tassi di assenteismo anomali.

VISITE FISCALI A INPS, CONTROLLI MIRATI. La competenza sugli accertamenti passa dalle Asl ai medici dell'Inps, con la creazione di un polo unico per pubblico e privato. Grazie a un sistema informatico avanzato le visite saranno mirate. Decreti attuativi garantiranno un'armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità.

CHIAREZZA SU LICENZIAMENTI, SALVO ART. 18. Sarà fatta chiarezza sui casi di licenziamento, dallo scarso rendimento alla cronica condotta illecita. I tempi per decidere si riducono da 4 a 3 mesi e a un mese per tutti i casi di flagranza. Resta intatto l'articolo 18, ma vizi formali annulleranno la sanzione.

UN NUOVO EQUILIBRIO TRA LEGGE E CONTRATTO. Si rimette mano la logica della riforma Brunetta che vede nella legge la fonte praticamente esclusiva per la regolazione del rapporto di lavoro. Ora invece la legge diventa la cornice, lasciando al contratto la possibilità di intervenire (dalle sanzioni alla mobilità). E, a proposito, il segretario generale della Confsal Unsa, Massimo Battaglia, avverte: "Nessuno stravolga gli impegni presi da Madia".

GIU' LE MANI DAI FONDI PER LA PRODUTTIVITA'. I piani di rientro, nei casi di amministrazioni in rosso, non potranno attingere senza limiti al plafond destinato al salario accessorio, da cui si potrà prelevare massimo il 25% ogni anno, per tutti gli esercizi che servono (senza dovere rimediare tutto in un solo colpo). La riforma prevede anche un riordino dei fondi per l'integrativo, mentre non è stata sciolta la riserva sui tetti di spesa per il 2017.

IN PACCHETTO P.A ANCHE LIBRETTO UNICO AUTO. Riuniti i documenti validi per la circolazione e per la proprietà, con una tariffa unica di 35 euro per l'immatricolazione, al netto dei bolli, con risparmi (relazione tecnica) che vanno dai 34,20 euro per le immatricolazioni ai 18,20 per i passaggi di proprietà, che rappresentano la maggior parte delle transazioni. Le modifiche toccherebbero solo le modalità di rilascio dei fogli e il 'dialogo' tra le banche dati della motorizzazione e dell'Aci, senza impatti, assicura il ministero della P.a, sui lavoratori.

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