Canali Minisiti ECM

HPV responsabile di tumori anche nel maschio

Andrologia Medical Information Dottnet | 28/04/2017 12:03

L’infezione genitale da HPV può causare gravi lesioni anche negli uomini.

Il papillomavirus umano (HPV) è un agente altamente infettivo e particolarmente temuto dalle donne per la sua capacità di promuovere la trasformazione tumorale in sede uterina. Questo virus è, però, anche responsabile dello sviluppo di tumori nella popolazione maschile, come quelli orofaringei, anali e del pene. È stato inoltre scoperto che l’infezione da HPV è in grado di causare due tipi di lesioni dei genitali esterni (EGL): il condiloma, o verruche genitali, e la neoplasia intraepiteliale del pene (PeIN).

Lo sviluppo del condiloma è risultato frequentemente associato ad HPV di tipo 6 e 11 (circa il 96-100% dei casi) e l’incidenza di tale condizione è legata alla giovane età, generalmente inferiore ai 30 anni, ed al numero di partner sessuali. Negli Stati Uniti è stato stimato un costo annuale pari a $ 200 milioni per la cura del condiloma e, nonostante ciò, la terapia di riferimento si rivela spesso inefficace.

pubblicità

Per quanto riguarda il tumore al pene, è stata riscontrata una notevole differenza di incidenza tra le varie aree geografiche, con un tasso più basso negli Stati Uniti e più alto in Brasile, e nonostante sia sicuramente più raro del condiloma, è certamente più pericoloso. Questo tumore riguarda soprattutto i maschi tra i 50 e i 70 anni ed è associato ad un alto tasso di mortalità. Sono ancora pochi gli studi sul ruolo specifico e sulla distribuzione di ciascun tipo di HPV in PeIN; questi riguardano infatti solo HPV 16 e 18.

L’obiettivo principale del lavoro di Staci L. Sudenga et al. è stato quello di esaminare l’evoluzione dell’infezione da HPV verso EGL confermata a livello istopatologico e stimare la quota di infezioni genitali da HPV che progredisce verso un condiloma o PeIN.

Per tale scopo è stata effettuata un’analisi prospettica nell’ambito dello studio HPV Infection in Men (HIM) su 3033 soggetti di sesso maschile. Ad ogni visita è stata valutata la presenza di EGL e sono stati effettuati dei prelievi bioptici per la valutazione patologica e la genotipizzazione di HPV.

Si è potuto, così, osservare che circa 1788 uomini sono risultati positivi al virus e, tra questi, 92 hanno sviluppato EGL durante il follow-up: in 9 casi si è trattato di PeIN e in 86 di condiloma.

Analizzando i primi 12 mesi di follow-up è emerso che:

  • il 16% degli uomini con un’infezione da HPV6 sviluppa un condiloma HPV6 positivo
  • il 22% delle infezioni HPV11 progredisce verso un condiloma HPV11 positivo
  • lo 0.5% degli uomini con un’infezione genitale HPV16 mostra PeIN positivo a questo tipo di virus.

In conclusione, lo studio evidenzia come EGL si possano sviluppare a seguito di un’infezione da HPV 6, 11 o 16, per cui è necessario sviluppare anche per gli uomini una strategia di prevenzione.

Fonte:

Staci L. Sudenga et al. Genital HPV infection progression to external genital lesions: the HIM Study. Eur Urol. 2016 Jan; 69(1): 166–173.

Commenti

Rispondi

I Correlati

Studio dell'Università di Trieste condotto su 2.314 dipendenti comunali

Basato su Omvs ricombinanti, colma lacune prodotti precedenti

I dati disponibili non supportano un'associazione causale e non è giustificato un aggiornamento delle informazioni sul prodotto per nessuno dei vaccini

Da novembre 2019 a ottobre 2023, i controlli su 62 parametri di routine non hanno mostrato anomalie attribuibili all'ipervaccinazione

Ti potrebbero interessare

Conoscere per non avere dubbi, aspettative sbagliate o imbarazzi: per aiutare i giovani ad avere una vita sessuale sana e appagante, gli esperti consigliano che si cominci a parlare di sesso presto

Greco (SIdR): "causa anche patologie a livello andrologico"

Palmieri: "Quello che possiamo fare come società scientifica è evitare che la coppia si rivolga a noi, in particolare il maschio, intorno ai 40-50 anni di età, quando ormai è difficile poter fare qualcosa”

Lo dimostrano 50 anni di dati, passati in rassegna da un gruppo di ricerca internazionale, coordinato da Melissa J. Perry della George Mason University (Usa), che comprende anche ricercatori dell'Istituto Ramazzini di Bologna

Ultime News

Benini: "Il diritto delle persone con diabete a vivere una vita sociale, educativa, lavorativa come tutti deve essere considerato un obiettivo prioritario dell’agenda istituzionale"

“La Federazione è impegnata in questo senso a dare indicazioni ben precise ai propri iscritti, ai medici, per un uso assolutamente appropriato di questa sostanza che è un presidio fondamentale per la cura del dolore”

Favorisce il recupero, ricostruzione e reidratazione, aiutando a promuovere la composizione corporea ottimale

Caminade (Ictp), "Le zanzare tigre sono vettori alle temperature attuali"