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Linee guida Usa, misura della pressione in gravidanza salva la vita

Cardiologia Redazione DottNet | 26/04/2017 13:48

Fondamentale individuare la preeclampsia, basso rischio da terapie

Le donne incinte devono controllare regolarmente la pressione per individuare i primi segni di preeclampsia, una condizione di ipertensione in gravidanza che costituisce uno dei principali fattori di rischio di mortalità materna e di complicazioni nel parto. Lo afferma l'aggiornamento delle linee guida statunitensi della U.S. Preventive Services Task Force, pubblicato dalla rivista Jama.     Tutte le donne, ricorda il documento, sono a rischio di sviluppare la condizione e dovrebbero essere controllate, anche se esistono alcuni fattori che predispongono al problema come l'obesità o il diabete. Secondo gli esperti statunitensi il controllo della pressione è il metodo più efficace per lo screening.

"I criteri recentemente rivisti per la diagnosi - scrivono - includono una pressione elevata, sopra 140-90 misurata in due occasioni ad una distanza di tempo di 4 ore dopo la ventesima settimana di gestazione". Una volta diagnosticata la preeclampsia, continua la linea guida, le strategie per la gestione vanno da un controllo più stretto delle condizioni materne e fetali all'uso di farmaci antipertensione, interventi che hanno rischi di gran lunga inferiori a quelli che si avrebbero non trattando la condizione.     Per le donne ad alto rischio si consiglia anche l'uso di aspirina a bassa dose ma solo dopo la dodicesima settimana di gravidanza. "Ci sono evidenze adeguate - sottolinea il documento - che il rischio dovuto allo screening e al trattamento non sia più che basso". 

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fonte: ansa, jama

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