Canali Minisiti ECM

L’impatto della forza di gravità sulla tiroide

Endocrinologia Medical Information Dottnet | 24/05/2017 10:33

Studiare la microgravità può aiutare a comprendere i meccanismi fisiopatologici alla base del funzionamento della ghiandola tiroidea.

La salute fisica e mentale richiede un corretto funzionamento della ghiandola tiroidea, la quale controlla diversi organi e sistemi, tra cui quello cardiovascolare, muscoloscheletrico e nervoso, influenzando così le funzioni cognitive e comportamentali. La tiroide è composta da due lobi organizzati in follicoli e spazi interfollicolari. I follicoli sono circondati da tireociti in grado di sintetizzare gli ormoni T3 e T4, mentre le cellule C, localizzate nello spazio interfollicolare, secernono la calcitonina. La diversità dei tipi cellulari al suo interno e la complessità dell’azione dei diversi ormoni secreti rendono questa ghiandola particolarmente importante per il corretto funzionamento dell’intero organismo.

La microgravità, così come accade durante le missioni nello spazio, induce cambiamenti morfologici e funzionali anche all’interno della ghiandola tiroidea. L’evoluzione stessa degli esseri viventi sulla terra ha subito l’influenza costante della forza di gravità, mantenendo l’architettura e la funzione di ogni tipo di cellula. L’organismo umano possiede infatti una serie di sistemi di adattamento ai cambiamenti gravitazionali non solo a livello sistemico ma anche cellulare, come:

pubblicità

  • la regolazione del ritmo circadiano
  • l’attivazione di pathway legati alla meccanotrasduzione, processo in cui si convertono gli stimoli meccanici in segnali chimici
  • modifiche nella risposta immunitaria, metabolismo e proliferazione cellulare
  • modulazione della struttura cromatinica e dello stato di metilazione da parte di alcuni geni

Il tutto suggerisce un progressivo adattamento a lungo termine alla forza di gravità. L’interessante review di Elisabetta Albi et al. mostra gli esperimenti più importanti realizzati per simulare, e così studiare, la microgravità in colture cellulari tiroidee normali e tumorali; sono state inoltre valutate le condizioni di ipergravità e “spaziali” utilizzando dei modelli murini wild-type e transgenici. Dalle diverse indagini descritte nella pubblicazione è emersa un’implicazione sia di meccanismi di danno già conosciuti che nuovi, tra cui cambiamenti:

  • dell’espressione genica per le proteine del citoscheletro e della matrice extracellulare
  • del fenotipo del tireocita
  • della sensibilità dei tireociti alla tirotropina a causa di modifiche del recettore della tirotropina
  • della produzione di calcitonina
  • del metabolismo della sfingomielina
  • dell’espressione e del movimento di molecole cancerogene dal tireocita al colloide

L’identificazione di nuovi meccanismi alla base del danno tiroideo è essenziale per prendere tempestivamente delle contromisure contro i tumori alla tiroide. Resta aperta la questione, portata alla luce dalla review, sulla differente sensibilità delle cellule normali e tumorali ai cambiamenti delle condizioni ambientali.

Fonte:

Elisabetta Albi et al. Impact of Gravity on Thyroid Cells. Int. J. Mol. Sci. 2017, 18, 972

Commenti

I Correlati

Applicata un'innovativa procedura per via endoscopica che consente l'asportazione della tiroide dall'interno della bocca, attraverso piccole incisioni praticate sotto il labbro inferiore

Al via la settimana della tiroide

Ipotiroidismo | Redazione DottNet | 09/02/2024 12:53

Dalle Società Scientifiche un decalogo per individuare i più comuni falsi miti e sfatarli. Sulla pagina Facebook Settimana Mondiale della Tiroide le interviste e le risposte degli esperti

Esperti, attenti alle cure alternative e ai farmaci usati per dimagrire

Ame, “Con aumento delle patologie endocrinologiche è necessaria una nuova struttura organizzativa nel sistema e nelle aziende sanitarie"

Ti potrebbero interessare

Applicata un'innovativa procedura per via endoscopica che consente l'asportazione della tiroide dall'interno della bocca, attraverso piccole incisioni praticate sotto il labbro inferiore

Sono i risultati positivi di un’analisi di efficacia ad interim pianificata dello studio Dreamm-7, appena diffusi da Gsk, che valuta belantamab mafodotin come trattamento di seconda linea per il mieloma multiplo recidivante o refrattario

Cozzi: Tecnologia e nuovi farmaci stanno trasformando sempre di più l’approccio al paziente diabetico, ma formazione e accesso alle cure devono guidare il cambiamento

Emerge da uno studio dell'istituto Gaslini di Genova pubblicato sul Journal of the Endocrine Society

Ultime News

La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età

Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre

Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano