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Alla scoperta dell’asse intestino-pelle

Dermatologia Medical Information Dottnet | 30/05/2017 09:44

L’influenza del lievito S. cerevisiae nella malattia infiammatoria intestinale e nella psoriasi.

La psoriasi e le malattie infiammatorie intestinali (IBD) sono disordini infiammatori cronici che sembrano condividere alcuni pathway patogenetici. Entrambe sono caratterizzate da un’aumentata risposta infiammatoria a livello della barriera epiteliale e, in entrambe, è stata riscontrata una simile suscettibilità genetica.

 A supporto dell’idea di meccanismi comuni alla base della psoriasi e di IBD c’è la dimostrazione che l’alterazione della composizione microbica intestinale, con una riduzione dei microrganismi commensali e un incremento dei patogeni, promuove l’IBD e modifica l’assetto microbico fungino con una drastica riduzione di Saccharomyces cerevisiae. Questo lievito ha importanti proprietà anti-infiammatorie agendo sulla produzione di IL-10 e inibendo il TNF-α. Per questo motivo una sua diminuzione determina un peggioramento dello stato infiammatorio. Potrebbe quindi essere utile conoscere il suo ruolo nella psoriasi.

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Partendo proprio dal presupposto dell’esistenza di un legame tra la patologia dermatologica e quella gastrointestinale, ipotesi avvalorata anche dall’utilizzo dello stesso agente terapeutico, il dimetilfumarato (DMF), e da simili cambiamenti delle comunità batteriche, Hester Eppinga et al. hanno suggerito che, come accade per IBD, la quantità di S. cerevisiae potrebbe essere ridotta anche nella psoriasi. Sono stati così comparati i livelli di questo tipo di lievito nei pazienti con psoriasi rispetto ai controlli sani ed è stato valutato l’impatto del DMF sull’abbondanza di S. cerevisiae.

Lo studio ha dimostrato che l’abbondanza fecale di S. cerevisiae decresce in caso di psoriasi e che l’uso di DMF determina un incremento dei livelli del lievito.

É stato inoltre osservato che gli eventi avversi del DMF a livello gastrointestinale sembrano essere legati  proprio all’aumento dei livelli di S. cerevisiae. Questo effetto appare essere diretto e viene rilevato anche in vitro.

In conclusione, l’abbondanza di S. cerevisiae rappresenta un fattore chiave sia della IBD che della psoriasi ma, in quest’ultimo caso, i livelli del lievito possono ritornare ai valori normali a seguito del trattamento con DMF.

Fonte:

Hester Eppinga et al. Depletion of Saccharomyces cerevisiae in psoriasis patients, restored by Dimethylfumarate therapy (DMF). PLoS ONE (2017); 12(5): e0176955.

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