Canali Minisiti ECM

Cassazione: è omicidio se il sanitario sbaglia il codice al P.S.

Medlex Redazione DottNet | 05/06/2017 20:15

Il nesso di causalità va però accertato valutando se la condotta omessa avrebbe avuto con alta probabilità logica un ruolo salvifico

L'accertamento del nesso di causalità tra condotta del sanitario e danno cagionato al paziente è una questione, nella pratica, molto complessa.
Proprio per tale ragione merita di essere segnalata in maniera particolare la sentenza della Corte di cassazione numero 26922/2017 (clicca qui per scaricare il testo completo) del 30 maggio, con la quale i giudici hanno fornito delle indicazioni rilevanti per valutare la riconducibilità di un evento dannoso a un'ipotesi di responsabilità medica.

La vicenda
Nel caso di specie, la vicenda giudiziaria aveva tratto le mosse dall'errore commesso da un'infermiera addetta al triage che, all'arrivo in pronto soccorso di un paziente, gli aveva erroneamente assegnato il codice verde invece di quello giallo. Il giudice del merito, quindi, aveva sancito la condanna per omicidio colposo della sanitaria, riscontrando che l'erronea qualificazione delle condizioni di salute del paziente, poi deceduto, dovesse essere ricondotta alla condotta omissiva, imperita e negligente dell'infermiera. L'indagine del nesso causale, più nel dettaglio, era stata condotta non dando valore esclusivamente al dato statistico, ma valorizzando anche tutte le peculiarità del caso concreto.

pubblicità

L'alta probabilità logica
Nell'avallare il percorso seguito dal giudice del merito, la Corte di cassazione ha avuto la possibilità di precisare che il rapporto di causalità tra omissione ed evento non può essere ritenuto sussistente solo valutando il coefficiente di probabilità statistica, ma necessità di essere verificato sulla base di un giudizio di alta probabilità logica. Infatti, "deve considerarsi utopistico un modello di indagine causale, fondato solo su strumenti di tipo deterministico e nomologico-deduttivo, affidato esclusivamente alla forza esplicativa di leggi universali".

Ai fini dell'accertamento dell'imputazione causale di un determinato evento, quindi, è fondamentale sviluppare un ragionamento esplicativo che prenda in esame tutte le particolarità del caso concreto e chiarisca cosa sarebbe accaduto se l'imputato (nella specie l'infermiera) avesse tenuto il comportamento richiestogli dall'ordinamento (nella specie l'apprezzamento delle reali condizioni del paziente, sia al suo arrivo in pronto soccorso sia successivamente).
Ed è proprio seguendo tale ragionamento che il giudice del merito aveva valutato che se l'infermiera avesse apprezzato le condizioni del paziente in maniera corretta in pronto soccorso, la sua condotta avrebbe avuto con alta probabilità logica un ruolo salvifico.
Di conseguenza, la sua omissione le costa una condanna per il reato di omicidio colposo confermata anche dalla Cassazione.


Fonte: studiocataldi

Commenti

I Correlati

Un'ordinanza della Suprema Corte il 23 gennaio aveva rigettato la richiesta di un medico sul riconoscimento del lavoro straordinario

La sentenza n. 9246/2009 ritiene che“il lavoro straordinario possa essere compensato mediante la corresponsione di una indennità di risultato mirante a sanare anche l'eventuale superamento del monte ore settimanale fissato dalla contrattazione colle

Per la Suprema Corte la prescrizione del diritto al risarcimento del danno causato dalla tardiva attuazione d'una direttiva comunitaria è quinquennale

Per la Suprema Corte commette reato la guardia medica che non fa visite domiciliari ai bambini

Ti potrebbero interessare

La Suprema Corte statuisce il principio per cui il credito concernente la rivalutazione annuale e la rideterminazione triennale dell’importo della borsa di studio, spettante ai medici specializzandi, ex art. 6 della legge n. 257 del 1991, è soggetto

La sentenza n. 9246/2009 ritiene che“il lavoro straordinario possa essere compensato mediante la corresponsione di una indennità di risultato mirante a sanare anche l'eventuale superamento del monte ore settimanale fissato dalla contrattazione colle

Sono oltre 5 milioni di giornate di ferie arretrate sono a carico di medici e dirigenti sanitari

Per la Suprema Corte commette reato la guardia medica che non fa visite domiciliari ai bambini

Ultime News

Una recente pronuncia della Corte di Giustizia Europea (C-218/22 del 18 gennaio 2024) apre una breccia nel muro dell’impossibilità di monetizzazione delle ferie

Il nuovo Nomenclatore di specialistica ambulatoriale bloccherà l'abbattimento delle liste di attesa, con una drammatica ripercussione sui 36mila posti di lavoro

Obiettivo della Strategia: arginare “l’epidemia” delle patologie del cervello nel nostro Paese. Il Ministro Schillaci apre l’evento “One Brain, One Health”

Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Tromsø