Canali Minisiti ECM

Sigg: otto milioni di anziani con il dolore cronico ignorato

Geriatria Redazione DottNet | 23/06/2017 14:24

Congresso della Società di Gerontologia: l'ascolto delle sofferenze ha potere antidolorifico

Otto milioni di persone over 65 soffrono di un dolore cronico che in un caso su due limita le attività quotidiane, eppure il 60% non viene curato in alcun modo e la sofferenza è del tutto sottostimata oltre che sottotrattata. E' emerso al Congresso "Dolore e sofferenza nell'anziano", organizzato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana. Gli esperti hanno sottolineato che anche nei pazienti più gravi e fragili, incapaci di esprimersi, basterebbero cinque minuti di osservazione di cinque elementi non verbali, dalla postura alle espressioni del viso, per valutare e diagnosticare il dolore. Che talvolta è inguaribile, ma può e deve essere curato, prima di tutto attraverso la condivisione: come mostrano studi condotti con la risonanza magnetica, raccontare la sofferenza riduce l'attivazione di insula e corteccia cingolata anteriore, le aree cerebrali deputate al dolore, diminuendo perciò la percezione del dolore stesso. Gli studi discussi al congresso rilevano che dare voce alla sofferenza ha un potere antidolorifico. Trovare modi, tempi e parole per condividere il dolore è una vera terapia, che può ridurre la percezione anzichè proseguire nella falsa convinzione che gli anziani tollerino meglio il dolore o quasi non lo provino, soprattutto quando la colpa è di patologie gravi come la demenza.

pubblicità

    "La parola è cura: dare ascolto alle sofferenze può ridurre la percezione del dolore e questo è molto importante nell'anziano, che spesso prova dolore nel più totale silenzio", osserva Flavia Caretta, Responsabile del Centro di Ricerca Promozione e Sviluppo dell'Assistenza Geriatrica all'Università Cattolica di Roma. E aggiunge: "Il medico deve ritrovare la dimensione della relazione e dell'ascolto, se il racconto del paziente viene interrotto per la fretta del curante, il malato dà molte meno informazioni".    Sottolineata al congresso l'importanza di adattare le scale di misurazione ai pazienti con demenza utilizzando per esempio la scala Painad, Pain Assessment in Advanced Dementia, che tiene conto della postura e del linguaggio del corpo, delle espressioni del viso, dei vocalizzi, della respirazione e della consolazione.

Commenti

I Correlati

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

L'allarme dei geriatri. Prima Carta al mondo contro l'ageismo

Rapporto Essity-Bocconi: "Supporto psicologico meno presidiato"

Palleschi: “Un’assistenza efficiente in ospedale per le patologie acute evita molte disabilità e l'istituzionalizzazione. Il territorio deve farsi carico della complessità dell’anziano con un ruolo centrale e di coordinamento, della geriatria; il dom

Ti potrebbero interessare

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

L'allarme dei geriatri. Prima Carta al mondo contro l'ageismo

Palleschi: “Un’assistenza efficiente in ospedale per le patologie acute evita molte disabilità e l'istituzionalizzazione. Il territorio deve farsi carico della complessità dell’anziano con un ruolo centrale e di coordinamento, della geriatria; il dom

In questo quadro il geriatra ha un ruolo chiave nella corretta gestione dei bisogni clinici e assistenziali degli anziani

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8