Canali Minisiti ECM

Sclerosi: sì dal comitato Ue a Cladribrina per sclerosi recidivante

Neurologia Redazione DottNet | 26/06/2017 14:37

Via libera per pazienti con elevata attività della malattia

Via libera da parte del Chmp, il comitato per i medicinali dell'Ema, alla Cladribina Compresse per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla nei pazienti con elevata attività di malattia. Lo ha annunciato l'azienda Merck, che ha messo a punto la terapia.    Il parere positivo, sottolinea l'azienda, è basato su dati relativi a più di 10.000 anni-paziente, con oltre 2.700 pazienti inclusi nel programma di sperimentazione clinica e un periodo di osservazione, in alcuni soggetti, superiore ai 10 anni. Ora si attende il via libera definitivo da parte della Commissione Ue.  

"Il parere positivo del Chmp rappresenta per Merck uno straordinario traguardo, poiché conferma la nostra convinzione che Cladribina Compresse sia un'opzione di trattamento potenzialmente importante per i pazienti che convivono con la sclerosi multipla - ha dichiarato Belén Garijo, CEO Healthcare e membro dell'Executive Board di Merck - Ora attendiamo con impazienza la decisione della Commissione Europea, per avere l'opportunità di fare la differenza nel paradigma terapeutico della SM. Il nostro più sincero ringraziamento va all'intera comunità della SM, per il continuo supporto fornito durante lo sviluppo di Cladribina Compresse".

pubblicità

fonte: ema

Commenti

I Correlati

Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze

Ti potrebbero interessare

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

La variante protettiva identificata dallo studio si trova in un gene che produce fibronectina

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8