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Scoperto un difetto genetico che aumenta il rischio di depressione

Psichiatria Redazione DottNet | 21/07/2017 14:18

Molto diffuso, si trova nel Dna di una persona su 4

Il rischio di soffrire di depressione specie in là con gli anni potrebbe affondare le sue radici anche nel Dna: è stato scoperto un difetto genetico - peraltro molto diffuso nella popolazione, perché presente in circa una persona su 4 - che aumenta del 20% il rischio di soffrire di depressione nella prima età anziana. E' la scoperta di Rosanna Scott dell'Università della Florida, pubblicata su The Journal of Clinical Psychiatry. Scott presenterà il suo lavoro la prossima settimana in occasione della conferenza dell'International Association of Gerontology and Geriatrics a San Francisco.

Lo studio ha coinvolto 3.203 persone di 53-71 anni ed ha portato all'identificazione di una mutazione - ApoE4 - risultata legata a un rischio di comparsa di disturbi depressivi del 20% maggiore rispetto al rischio di chi non è portatore della mutazione nel proprio Dna. La mutazione scoperta è molto diffusa, si ritiene che sia presente nel Dna del 25% della popolazione. Poiché in precedenti studi ApoE4 è stato collegato a cattiva salute cardiovascolare, a sua volta collegabile al rischio di depressione, il legame tra ApoE4 e disturbi depressivi potrebbe almeno in parte risiedere nell'effetto negativo di questo difetto genetico sulla salute dei vasi sanguigni.

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Fonte: ansa

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