Secondo uno studio americano molti pazienti non hanno accumuli tipici di proteine
Una percentuale significativa di pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di Alzheimer potrebbe in realtà non avere la malattia. Lo affermano i primi dati di uno studio della University of California di San Francisco, secondo cui dal 30 al 50% dei soggetti studiati non aveva gli accumuli di proteine nel cervello tipici della malattia. Lo studio ha analizzato il cervello di 4mila persone, tutte con una diagnosi di demenza o di lieve declino cognitivo e tutti in cura con i farmaci contro l'Alzheimer, con una tomografia ad emissione di positroni (Pet), un esame che permette di avere una mappa in 3D dei tessuti. Solo il 54,3% dei soggetti con lieve declino e il 70,5% di quelli con demenza presentava le placche amiloidi, considerate il principale sintomo dell'Alzheimer e obiettivo dei farmaci. "Se qualcuno ha una sospetta diagnosi di Alzheimer dovrebbe prendere un farmaco apposito - spiega James Hendrix, uno degli autori, al Washington Post -. Ma che succede se non hanno le placche nel cervello? In quel caso il medico dovrebbe togliere i farmaci e cercare altre strade".
fonte: ansa
Possono così partire i cinque Progetti di Ricerca sulla diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, sui processi cellulari coinvolti e sulle terapie di miglioramento delle funzioni cognitive
I biomarcatori del liquor e dell'imaging nel gruppo con malattia di Alzheimer differivano da quelli del gruppo cognitivamente normale al seguente numero stimato di anni prima della diagnosi
Ridurranno del 70% gli esami inutili
A mettere in luce il collegamento con il farmaco non più usato e sviluppato da materiale prelevato dai cadaveri, è lo University College di Londra. Ma lo studio non suggerisce che forme di demenza possano essere contagiose
Si tratta di malattie rare, con una prevalenza di meno di 5 persone ogni 100.000 nel mondo
Vianello: "I fattori di rischio, da soli e ancora di più in combinazione tra loro, aumentano il rischio di essere colpiti da ictus cerebrale"
Gli esperti degli IRCCS Maugeri Pavia sottolineano l’importanza di contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento e promuovere il benessere psicofisico attraverso la combinazione di prevenzione, riabilitazione motoria e cardiorespiratoria e sti
Obiettivo della Strategia: arginare “l’epidemia” delle patologie del cervello nel nostro Paese. Il Ministro Schillaci apre l’evento “One Brain, One Health”
L'analisi della Fondazione Gimbe fa il quadro della medicina generale tracciando l'identikit del professionista
Unimpresa, dal nuovo taglio dell'Irpef annunciata dal Governo ne beneficeranno solo il 5% dei contribuenti: i calcoli
Calandra (FNO TSRM e PSTRP): Dietisti fondamentali per affrontare le sfide future legate alla salute e alla nutrizione
Annullate le decisioni che bloccarono la commercializzazione del farmaco Hopveus
Commenti