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Diabete: sensori di glucosio impiantati in pazienti a Roma

Dermatologia Redazione DottNet | 26/07/2017 17:13

Sono collegati con lo smartphone per il monitoraggio continuo della glicemia

Un sensore impiantato sotto la pelle può monitorare in tempo reale l'andamento della glicemia, con un migliore controllo del diabete. Ne sono convinti i medici dell'ospedale San Camillo di Roma, che hanno inserito i primi tre dispositivi, che si controllano con una app per smartphone, in pazienti in cura. "I nuovi sensori - spiega Claudio Tubili, responsabile della UOSD - impiantati sotto cute e che hanno una durata fino a sei mesi, sono controllati attraverso una app scaricata sullo smartphone, che informa il medico e il paziente sull'andamento della glicemia nel corso della giornata, con un ulteriore elemento di sicurezza rappresentato da una vibrazione del trasmettitore che si attiva in caso di calo o di eccessiva elevazione del glucosio".

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Questi dispositivi possono lavorare insieme ai microinfusori per l'insulina. "La nostro azienda - conclude Tubili - è stata storicamente fra le prime in Italia ad utilizzare strumenti tecnologici, in particolare microinfusori di insulina: questi sono delle pompe peristaltiche che erogano l'insulina imitando la funzione fisiologica di un pancreas "sano" ovvero non affetto da diabete. Questi dispositivi interagiscono con i sensori per il glucosio, fornendo sia al medico che e al paziente la possibilità' di raggiungere gli obiettivi terapeutici in massima sicurezza garantendo alti livelli di qualità della vita".

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