Manca la percezione del rischio, è fondamentale l'informazione corretta
Il problema delle malattie sessualmente trasmesse "è sempre più forte nelle giovani generazioni, perché oggi non c'è più la percezione del rischio legato a queste malattie, dall'Aids all'epatite, e quindi si assiste ad un ritorno di tali patologie". A puntare i riflettori sul riemergere di tali infezioni è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che a margine della seconda Giornata nazionale di informazione sulla salute riproduttiva, ha sottolineato come sia fondamentale dunque una "giusta e corretta informazione indirizzata a genitori e figli". Oggi, ha avvertito Lorenzin aprendo un workshop scientifico al ministero, al quale prendono parte numerosi esperti, "non c'è purtroppo consapevolezza piena delle conseguenze di varie malattie anche comuni". Riferendosi quindi alla questione più generale della salute riproduttiva, Lorenzin ha sottolineato come dallo scorso anno si sia arrivati ad approvare i nuovi livelli essenziali di assistenza "che prevedono anche - ha detto - la gratuità della procreazione medicalmente assistita (Pma) sia omologa sia eterologa".
Inoltre, ha ricordato il ministro, "abbiamo avviato una serie di campagne di screening per entrambi i sessi". La Pma, ha rilevato il ministro, "riguarda la terapia, ma noi vogliamo lavorare moltissimo anche sulla prevenzione, motivo per il quale abbiamo insistito tanto da un lato sulla corretta informazione sugli stili di vita e tutto ciò che può compromettere la fertilità, dall'altro abbiamo insistito molto sull'importanza della diagnosi precoce per donne e uomini". Rispetto ai giovani, ha concluso Lorenzin, "è fondamentale una più generale educazione all'affettività, insieme all'educazione sessuale e ai corretti stili di vita".
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