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Ema, la carta vincente di Milano è l'esperienza

Aziende Redazione DottNet | 26/09/2017 11:36

La politica fa squadra a Bruxelles in vista della pagelle Ue

 "L'expertise" è la vera carta vincente di Milano per conquistare l'Agenzia europea del farmaco (Ema), che traslocherà da Londra per la Brexit. Ne è convinta il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin, a Bruxelles, in un roadshow internazionale col sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, e il consigliere Enzo Moavero Milanesi, per mettere in luce i punti di forza della candidatura di Milano - in corsa contro altri 18 pretendenti, in vista della pubblicazione delle 'pagelle' della Commissione Ue, il 30 settembre.  

"Se vince Milano, vinceranno l'Ema, l'interesse dei cittadini e il mercato unico", spiega Gozi. "Stiamo lavorando in squadra per farcela", ma "è una partita difficile e in salita", riconosce. Milano è una delle sedi "più competitive sotto il profilo della capacità tecnica ed economica", ma "c'è chi pensa ai criteri geopolitici, e non è l'unica candidatura forte".    Entro il 30 settembre l'esecutivo comunitario pubblicherà la sua valutazione delle offerte, basandosi sui criteri oggettivi fissati dagli Stati: continuità operativa, collegamenti, scuole, accesso a lavoro e sanità per le famiglie e la distribuzione geografica delle agenzie. Tra le altre, sono in corsa Amsterdam, Barcellona, Stoccolma, Bonn.    La decisione finale spetterà comunque ai 27 ministri, a novembre, con una votazione al consiglio affari generali Ue, dove il pericolo è che a prevalere possa essere la logica dell'equilibrio geo-politico, che punterebbe a est, verso Bratislava.  

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"Milano ha tutte le caratteristiche per vincere. E' il dossier più forte. Spero che vengano messe da parte le scelte politiche", auspica il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che si dice disponibile a ragionare sul canone per il Pirellone, e vede "nell'indebolimento di Angela Merkel" un possibile "aiuto".    Nelle settimane scorse era circolata voce del tentativo di Parigi e Berlino di spartirsi Ema e Eba (l'Autorità bancaria europea, che come l'Agenzia del farmaco dovrà traslocare da Londra). Anche per il sindaco di Milano "il timore è che prevalga qualche inciucio politico. Ma - evidenzia - la nostra proposta è straordinaria". 

  "A noi interessa una valutazione tecnica e strategica degli elementi", ha detto Lorenzin. "La competizione è durissima - ammette -. Ma Milano ha una marcia in più, grazie anche alla sua rete e al suo 'know how'. Se l'Italia non fosse in pole position, significherebbe che non sono stati presi in considerazione i requisiti tecnici. Ma assegnare Ema a un Paese che non ha requisiti, significherebbe un blocco mortale per una delle economie più in crescita in Europa".    Domani scenderanno in campo anche i rappresentanti del sistema produttivo italiano, in un evento organizzato da Confindustria, Farmindustria, Federchimica, Fondazione Milano per EXPO 2015, Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi e Assolombarda, per una nuova azione di 'moral suasion'. Piatti forti: lo stile di vita, la cultura, il food italiano, le eccellenze nel settore della ricerca, la logistica.

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