Canali Minisiti ECM

Cro Aviano: con i nuovi farmaci ci sarà una svolta per il melanoma

Farmaci Redazione DottNet | 20/11/2017 20:12

Positiva la combinazione tra farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapici

Cambiano le prospettive di cura nel melanoma grazie alla positiva combinazione tra farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapici, i primi in grado di neutralizzare specifiche alterazioni nei geni responsabili della crescita tumorale, i secondi per una risposta immunoterapica efficace contro le cellule della neoplasia. In questo scenario del tutto nuovo il ruolo del chirurgo assume un'importanza fondamentale anche negli stadi più avanzati della malattia. E' quanto emerge dagli studi più recenti in cui sono impegnati gli esperti del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (Pordenone).

Nel mondo l'incidenza del melanoma cutaneo è in crescita costante: solo in Italia, per quest'anno, sono attesi circa 14 mila casi di cui 7.300 tra gli uomini e 6.700 tra le donne. Il trend di incidenza appare in aumento, statisticamente significativo, sia negli uomini (+4,4%/anno) sia nelle donne (+3,0%/anno) con maggior peso nel Centro-Nord sia negli uomini sia nelle donne. Ogni anno, nel nostro Paese, circa 2.000 persone muoiono per melanoma (Dati Airtum 2017). La chirurgia è il primo passo nel trattamento del melanoma: quando, come nella maggior parte dei casi, il tumore si presenta localizzato esclusivamente alla cute, l'asportazione chirurgica risulta il solo trattamento necessario.

pubblicità

In questi casi il chirurgo ha poi il compito di completare l'inquadramento diagnostico mediante la biopsia del linfonodo sentinella, individuando in tal modo il sottogruppo di pazienti con malattia diffusa ai linfonodi. Questi pazienti saranno successivamente sottoposti a un intervento chirurgico più ampio, allo scopo di rimuovere tutti i linfonodi regionali, e quindi avviati ad eventuali trattamenti di completamento. Fino ad ora, il problema terapeutico è coinciso con il melanoma metastatico coinvolgente uno o più organi a distanza: in questi casi, che si presentano con prognosi sfavorevoli (sopravvivenza ad un anno meno del 25%), i trattamenti chemioterapici hanno efficacia limitata.

La chirurgia giocava un ruolo fondamentale solo in un selezionato numero di pazienti. Nella maggioranza dei casi, i pazienti con malattia avanzata risultano inoperabili o suscettibili di trattamento chirurgico al solo scopo palliativo, atto unicamente, cioè, ad alleviare i sintomi. Negli ultimi anni la ricerca ha ampliato le possibilità terapeutiche anche nel metastatico introducendo il primo farmaco immunoterapico cui se ne sono aggiunti altri a bersaglio molecolare.

Nuovi e più ampi scenari si stanno delineando all'orizzonte della terapia del melanoma metastatico: il chirurgo sarà sempre meno impegnato in interventi a scopo palliativo e sempre più, invece, in interventi curativi su pazienti che fino a pochi anni fa era impensabile poter operare efficacemente. La stretta integrazione tra chirurgia, immunoterapia, chemioterapia e radioterapia è e sarà l'arma sempre più vincente nella terapia del melanoma degli anni a venire. "Al Cro vengono operati più di 100 melanomi ogni anno. Il nostro gruppo, cui fanno parte anche dermatologi, esperti di prevenzione e oncologi medici - spiega Giulio Bertola, direttore dell'Oncologia Chirurgica dell'Istituto Nazionale Tumori - è riuscito a diagnosticare malattie a uno stadio sempre più precoce, e questo tutto sommato è il merito che mi preme sottolineare di più. Altro punto di forza e novità è, e sarà trattare il paziente metastatico che, fino pochi anni fa, risultava essere non curabile perché non più candidabile ad intervento chirurgico".

Commenti

I Correlati

"Risultati ci saranno anche per cancro al polmone e al seno"

Una diagnosi precoce è in grado di influenzare in maniera decisiva la prognosi e la qualità di vita. Marzo e aprile sono i mesi ideali per sottoporsi alla mappatura dei nei

In un'intervista a Dottnet, il medico napoletano spiega come funziona il farmaco e i progressi in corso

È un paziente dell’oncologo Paolo Ascierto il primo italiano sottoposto alla sperimentazione di fase III, ultimo step prima che possa essere autorizzato dalle autorità regolatorie

Ti potrebbero interessare

Il chatbot generativo potrebbe migliorare i servizi di assistenza sanitaria geriatrica contribuendo al processo decisionale associato alla politerapia

Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

Ultime News

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I medicinali a base di enalapril iniettabile non sono disponibili in Italia da oltre vent’anni, in seguito alla revoca dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) su rinuncia da parte dell’azienda farmaceutica titolare, nel 2000

La lettura combinata delle norme suggerisce, pertanto, di fare esclusivo riferimento ai termini di prescrizione e decadenza che scadono entro il 31 dicembre dell’anno in cui è disposta la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per e

Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San