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Studio sui biomarcatori per malattie polmonari

Pneumologia Redazione DottNet | 12/12/2017 22:24

GPR15 espresso dalle cellule T e indotto dal fumo di sigaretta non indica danni polmonari

Il fumo di sigaretta, in tutto il mondo, è una delle principali fonti di esposizione ad agenti chimici tossici e rappresenta la prima causa di malattie chimicamente mediate negli esseri umani. Il tabacco può causare quindi gravi problemi di salute tra queste BPCO e cancro ai polmoni.

Sebbene il fumo di sigaretta possa causare danni permanenti al polmone non è chiaro quale fumatore effettivamente soffrirà di problemi di salute causati dal fumo. Per esempio, circa il 10-20% di tutti i “forti” fumatori di sigarette svilupperà BPCO e solo lo 0,5% dei fumatori di tabacco in Germania svilupperà cancro al polmone. Pertanto, è stato di particolare interesse determinare i biomarcatori per la previsione del rischio per la salute dei fumatori di tabacco.

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Fino ad oggi solo due potrebbero essere indicati come biomarcatori: in primo luogo il gene GPR15 espresso dalle cellule T e il cui aumento è indotto dal fumo e in secondo luogo l’ipometilazione del gene del AHRR (recettore aril-idrocarburo).

Il profilo genico potrebbe quindi spiegare in una certa misura i rischi per la salute di sviluppare patologie respiratorie quali la BPCO.

Lo scopo del presente studio è stato chiarire se questi due biomarcatori possono essere i primi segni di una omeostasi disturbata del polmone e se possono essere utilizzati per valutare il rischio di salute individuale causato dal fumo.

 A causa del meccanismo sconosciuto dei cambiamenti cellulari indotti dal fumo sono stati analizzati questi due biomarcatori in pazienti con malattie polmonari non cancerose tra cui: BPCO, malattia polmonare interstiziale (ILD), polmonite.

Lo studio è stato condotto su 42 pazienti affetti da BPCO, da malattia polmonare interstiziale (ILD) e da polmonite e da un controllo di 123 volontari. Il numero di cellule del sangue che esprimono il GPR15 e la metilazione del gene del AHRR sono stati analizzati rispettivamente mediante citometria di flusso e pirosequenziamento.

Tuttavia, entrambi i parametri non sono stati influenzati da malattie polmonari.

Il grado di cellule che esprimono GPR15 tra le cellule T e la metilazione del gene del AHRR non sono segni di infiammazione sistemica indotta dal tabagismo nè indicano alterazioni patologiche cancerose nei polmoni.

Valutando lo scopo clinico dei biomarcatori altamente specifici e ad alta sensibilità possiamo concludere che entrambi i biomarcatori non hanno indicato processi patologici nelle comuni malattie polmonari, come la BPCO, fibrosi polmonare e polmonite.

Pertanto, l'induzione di un eccesso di cellule T GPR15 + nel sangue rimane limitata al consumo cronico di tabacco. Se GPR15 rappresenta un bersaglio per interventi terapeutici di infiammazione del tessuto rimane poco chiaro dal momento che il ruolo fisiologico generale delle cellule GPR15 + immunocompetenti non è stato determinato fino ad oggi.

Fonti bibliografiche

M. Bauer et al. Tobacco-smoking induced GPR15- expressing T cells in blood do not indicate pulmonary damage. BMC Pulmonary Medicine . 2017 17:159

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