Canali Minisiti ECM

Fibrillazione atriale 1/: aumenta di 5 volte il rischio di ictus

Cardiologia Redazione DottNet | 11/12/2017 21:52

E' la più frequente aritmia, correlata con l'età avanzata

La fibrillazione atriale è la più frequente aritmia cardiaca di rilevanza clinica, con una stretta correlazione con l'età avanzata. Aumenta di 5 volte il rischio di ictus cerebrale perché può provocare la formazione di coaguli all'interno del cuore, in grado di arrivare al cervello causando un ictus che viene quindi definito cardioembolico, in quanto determinato da un embolo a partenza cardiaca. E' quanto emerge dai risultati presentati oggi a Roma del "Progetto Fai: la fibrillazione atriale in Italia". L'85% degli ictus cerebrali sono su base ischemica, e oltre un quarto degli ictus di natura ischemica sono attribuiti alla fibrillazione atriale.

L'ictus cerebrale rappresenta la prima causa di disabilità negli anziani, la seconda causa di morte e di demenza nei Paesi occidentali. Ogni anno in Italia l'ictus colpisce 200.000 persone, una ogni 3 minuti, e si valutano in circa un milione gli italiani che portano le conseguenze di questa patologia. L'ictus cerebrale dovuto a fibrillazione atriale riveste particolare gravità, con un aumento sia della mortalità che della disabilità rispetto ad ictus che riconoscano altre cause.    I costi diretti annui (quindi solo a carico del Ssn) attribuiti ad ictus cerebrale in Italia sono stimati in 3,7 miliardi di euro. Oltre un quarto di questi costi sono dovuti al "peso" determinato dall'ictus cardioembolico da fibrillazione atriale.

pubblicità

Un anziano su 12 soffre di fibrillazione atriale: ne sono colpiti più gli uomini che le donne. E' quanto emerge dai risultati presentati oggi a Roma del "Progetto Fai: la fibrillazione atriale in Italia", finanziato dal Centro per il controllo delle malattie del ministero della Salute, promosso dal Dipartimento Neurofarba dell'Università di Firenze, coordinato dalla Regione Toscana e sviluppato in collaborazione con l'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche. A soffrirne è l'8,3% degli over 65, con un dato più alto tra gli uomini (l'9,1%) rispetto alle donne (il 7,3%).

La prevalenza della fibrillazione atriale è strettamente correlata all'età: i tassi vanno, infatti, dal 3% nei soggetti nella fascia d'età 65-69 anni al 16,1% negli ultraottantacinquenni. Il campione totale del progetto è stato costituito da 6.000 ultrasessantacinquenni divisi in tre aree: Nord (Provincia di Bergamo), centro (Firenze) e Sud (Vibo Valentia). I pazienti sono stati sottoposti a una doppia procedura di screening, domiciliare e ambulatoriale, seguita da una fase di conferma diagnostica che prevedeva l'esecuzione di un elettrocardiogramma, eseguito presso lo studio del medico di medicina generale. "Il Progetto Fai ha permesso di stimare la frequenza della fibrillazione atriale in un campione rappresentativo della popolazione anziana italiana - ha dichiarato Domenico Inzitari, responsabile scientifico del progetto - I tassi di prevalenza riscontrati indicano una frequenza elevata di questa importante aritmia negli anziani in Italia, che risulta, tuttavia, in linea con le stime più recenti attualmente disponibili nei Paesi occidentali, ed indica che nel nostro Paese, nella popolazione anziana, i pazienti affetti da fibrillazione atriale sono oltre 1.100.000"

Commenti

I Correlati

Vetta: “Con il pacing tradizionale può aumentare del 15-20% il rischio di scompenso cardiaco e del 50% quello di fibrillazione atriale. Servono dunque le nuove metodiche di pacing fisiologico"

Il farmaco non ha ridotto significativamente l'incidenza di un composito di morte cardiovascolare, ictus o embolia sistemica rispetto al placebo, ma ha portato a una maggiore incidenza di un composito di morte o sanguinamento maggiore

Grazie a una tecnica innovativa i medici hanno potuto effettuare la ricostruzione virtuale dell'anatomia del cuore basandosi su informazioni elettromagnetiche

È la procedura innovativa, della durata di soli 10 minuti, testata con successo su due pazienti affetti da recidiva di fibrillazione atriale all'Irccs ospedale Sacro Cuore Don Calabria

Ti potrebbero interessare

Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi

E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche

Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"

Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)

Ultime News

Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile

"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

L’infezione prolungata ha portato all’emergere di una nuova variante immuno-evasiva a causa dell’ampia evoluzione all’interno dell’ospite. Il paziente è poi deceduto