Ricerca dura circa 36 giorni. Donazioni sono anonime e gratuite
Solo il 30% dei malati che hanno bisogno di un trapianto trova un donatore di midollo compatibile tra i familiari. Per il 70% bisogna trovarlo attraverso una ricerca che passa per il Registro italiano dei donatori di midollo o di sangue da cordone ombelicale, e dura, si è calcolato, circa 36 giorni. Lo spiega il ministero della Salute nel documento pubblicato sul suo sito che spiega a volontari e operatori come fare comunicazione sulla donazione di cellule staminali emopoietiche.
E' il Centro nazionale trapianti a fare la ricerca, i cui tempi variano a seconda della malattia del paziente, delle sue condizioni genetiche, di trapiantabilità e dell'identificazione del donatore.
In Italia le probabilità di trovare un donatore al 100% compatibile sono del 50%, e dell'80% per uno parzialmente compatibile. Valori un po' più bassi rispetto a quelli americani, pari al 72% e 98%, per via delle caratteristiche genetiche. Una volta che è stato trovato per il trapianto possono passare dai 30 ai 60 giorni.
“Oggi poniamo le basi per una collaborazione strategica che va oltre la fase emergenziale legata al conflitto in corso in Ucraina"
Il 1500 è gratuito e sarà attivo dalle 9 alle 17, dal lunedì al venerdì. Gli operatori forniranno ai cittadini
Schillaci: "Puntiamo a fornire l’opportunità al sistema sanitario ucraino di far fronte a quelle che sono attualmente le maggiori necessità, a cominciare dall’ambito protesico e riabilitativo"
La malattia colpisce 300 milioni di persone nel mondo, soprattutto donne tra i 30 e i 40 anni. Le iniziative per sostenere la prevenzione
L’obiettivo è educare alla prevenzione e indirizzare la popolazione a comportamenti responsabili per migliorare la salute dermatologica di tutti.
Verranno realizzati di studi e analisi periodiche sul benessere psico-fisico di bambini e ragazzi
Nuvaxovid XBB 1.5 potrà essere utilizzato in alternativa al vaccino a m-Rna Comirnaty XBB 1.5, a partire dai 12 anni di età
"Tra le linee del mistero, insieme alla prevenzione della salute pubblica, c'è proprio la sanità veterinaria"
dottnet.title.comments