In Italia ci sono 9,3 milioni di persone potenzialmente a rischio di ammalarsi di tumore della prostata.
E' quanto emerso dalla presentazione della Settimana di prevenzione del tumore della prostata, organizzata dalla World Foundation of Urology, in programma dal 12 al 19 marzo. ''Gli uomini a rischio sono quelli che hanno superato i 50 anni - ha detto Mauro Dimitri, presidente della fondazione - per loro e' cruciale puntare sulla prevenzione e su una diagnosi precoce''. La campagna, giunta alla sua terza edizione, punta sull'importanza di una corretta alimentazione, principale fattore ambientale, in grado di influenzare la crescita e la progressione del tumore della prostata. Secondo Dimitri gli obesi hanno il 47% di possibilità in più di ammalarsi di tumore della prostata. Allo stesso modo, nella prevenzione conta l'attività fisica. L'Italia, secondo Dimitri, è passato dall'essere un Paese a media incidenza ad uno ad alta incidenza di tumore alla prostata.
A Napoli Onconnect: dalle fake news alla corretta informazione al paziente, appuntamento scientifico con clinici e comunicatori
Negli ultimi anni il trattamento delle neoplasie urologiche ha avuto una grande evoluzione in positivo, grazie all’uso di cure già esistenti per stadi di malattia sempre più precoci
Porpiglia: “Una tecnologia che permette di conservare l’organo in oltre il 75% dei casi di tumore al rene e di recuperare la funzione sessuale in oltre il 50% dei pazienti con tumore della prostata già un mese dopo l’intervento”
La concentrazione media di spermatozoi era significativamente più alta nel gruppo di uomini che non usavano il telefono più di una volta alla settimana rispetto a quelli che lo usavano più di 20 volte al giorno
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Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”
"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"
Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno
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