Canali Minisiti ECM

Oltre 9 milioni di persone a rischio di tumore alla prostata

Urologia Redazione DottNet | 11/03/2009 09:41

In Italia ci sono 9,3 milioni di persone potenzialmente a rischio di ammalarsi di tumore della prostata.

 E' quanto emerso dalla presentazione della Settimana di prevenzione del tumore della prostata, organizzata dalla World Foundation of Urology, in programma dal 12 al 19 marzo. ''Gli uomini a rischio sono quelli che hanno superato i 50 anni - ha detto Mauro Dimitri, presidente della fondazione - per loro e' cruciale puntare sulla prevenzione e su una diagnosi precoce''. La campagna, giunta alla sua terza edizione, punta sull'importanza di una corretta alimentazione, principale fattore ambientale, in grado di influenzare la crescita e la progressione del tumore della prostata. Secondo Dimitri gli obesi hanno il 47% di possibilità in più di ammalarsi di tumore della prostata. Allo stesso modo, nella prevenzione conta l'attività fisica. L'Italia, secondo Dimitri, è passato dall'essere un Paese a media incidenza ad uno ad alta incidenza di tumore alla prostata.

pubblicità

Secondo i dati della fondazione, ogni anno vengono diagnosticati 23 mila nuovi casi, ''mentre solo 3-4 anni fa erano 17mila - ha concluso Dimitri - e la principale causa sono proprio gli stili di vita e alimentari''. Nella settimana della prevenzione, in collaborazione con Federalberghi, verrà garantito l'alloggio gratuito per i pazienti ed i loro parenti che si devono sottoporre ad interventi per tumore alla prostata. Gli ospedali che aderiscono all'iniziativa sono: Istituto H. San Raffaele di Milano, Istituto Nazionale Studio e Cura dei Tumori di Milano, Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Istituto Regina Elena di Roma, Ospedale S. Salvatore di L'Aquila, Ospedale Cardarelli di Napoli, Istituto Tumori Fondazione Pascale di Napoli e I.R.C.C.S. Ospedale Casa di Sollievo Sofferenza di S.Giovanni Rotondo.

Commenti

I Correlati

A Napoli Onconnect: dalle fake news alla corretta informazione al paziente, appuntamento scientifico con clinici e comunicatori

Negli ultimi anni il trattamento delle neoplasie urologiche ha avuto una grande evoluzione in positivo, grazie all’uso di cure già esistenti per stadi di malattia sempre più precoci

Porpiglia: “Una tecnologia che permette di conservare l’organo in oltre il 75% dei casi di tumore al rene e di recuperare la funzione sessuale in oltre il 50% dei pazienti con tumore della prostata già un mese dopo l’intervento”

La concentrazione media di spermatozoi era significativamente più alta nel gruppo di uomini che non usavano il telefono più di una volta alla settimana rispetto a quelli che lo usavano più di 20 volte al giorno

Ti potrebbero interessare

A Napoli Onconnect: dalle fake news alla corretta informazione al paziente, appuntamento scientifico con clinici e comunicatori

Negli ultimi anni il trattamento delle neoplasie urologiche ha avuto una grande evoluzione in positivo, grazie all’uso di cure già esistenti per stadi di malattia sempre più precoci

Porpiglia: “Una tecnologia che permette di conservare l’organo in oltre il 75% dei casi di tumore al rene e di recuperare la funzione sessuale in oltre il 50% dei pazienti con tumore della prostata già un mese dopo l’intervento”

La concentrazione media di spermatozoi era significativamente più alta nel gruppo di uomini che non usavano il telefono più di una volta alla settimana rispetto a quelli che lo usavano più di 20 volte al giorno

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno