Chi dorme poco rischia problemi 'anticamera' del diabete
Lo rileva uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Buffalo (New York), fra cui anche lo scienziato italiano Maurizio Trevisan, e presentato alla 49esima conferenza annuale dell'American Heart Association a Tampa, in Florida.
Il diabete di tipo 2 si sviluppa quando l'organismo produce troppa insulina e non riesce a utilizzarla in modo efficiente. I ricercatori hanno indagato su 1.455 volontari, seguendoli per sei anni. Così hanno visto che quelli che dormivano in media meno di sei ore a notte, erano 4,5 volte più a rischio di sviluppare problemi con il glucosio rispetto a chi riposava da sei a otto ore a notte. "Questo studio conferma i dati crescenti sull'associazione tra sonno insufficiente e problemi per la salute. Le abitudini relative al riposo notturno - prosegue Lisa Rafalson, primo autore della ricerca - dovrebbero sempre essere indagate dal medico nel corso dei normali controlli". Inoltre, questa volta non ci sono geni da chiamare in causa per l'abitudine ai sonni-lampo indagata nello studio, prosegue la ricercatrice. "Dunque - aggiunge - è più probabile che il sistema ormonale e quello nervoso siano coinvolti nell'associazione tra poco sonno e alterazione del glucosio a digiuno".