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Cala la tubercolosi in Europa, ma troppo lentamente

Infettivologia Redazione DottNet | 20/03/2018 15:28

Centro Ue per il controllo delle malattie: meno 4% l'anno. L'eliminazione è ancora lontana

I nuovi casi di tubercolosi (tb) stanno calando costantemente in Europa, ma a un ritmo troppo basso per raggiungere l'eradicazione entro il 2030 secondo gli obiettivi prefissati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo afferma il rapporto annuale del Centro europeo per il controllo delle malattie (European Center for Diseases Control Ecdc) pubblicato in vista della Giornata Mondiale dedicata alla malattia il prossimo 24 marzo.    I nuovi casi notificati nella Ue nel 2016, si legge nel documento, sono stati circa 59mila, 11,4 ogni 100mila abitanti, con un calo costante di poco più del 4% l'anno. L'Italia è nella fascia dei paesi più virtuosi, con meno di dieci notifiche ogni 100mila. In un terzo dei nuovi casi europei ad essere colpita è una persona di origine straniera, mentre nel 3,7% dei casi si tratta di un'infezione multiresistente ai farmaci, quella più difficile da debellare

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. Anche questo tipo di infezione registra dei miglioramenti, ma non sufficienti. Il tasso di diagnosi è passato in dieci anni dal 33% al 76%, ma l'obiettivo minimo è l'85%, e solo il 55% dei pazienti diagnosticati viene poi trattato. Le carceri in tutta Europa si confermano come dei veri focolai di infezione, con un tasso di notifica che è dieci volte maggiore tra i detenuti rispetto alla popolazione generale.    "Con il 2018 che segna i 10 anni dalla dichiarazione di Berlino 'Tutti contro la tubercolosi' - conclude il documento - e il mondo che si prepara al primo meeting di alto livello delle Nazioni Unite mai svolto sull'argomento a settembre, c'è bisogno di un maggiore impegno per accelerare l'eliminazione della tb".

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