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Credenze e miti nella sfera sessuale

Urologia Redazione DottNet | 20/04/2018 11:39

Omosessuali ed eterosessuali ne subiscono gli effetti negativi

E' noto che uomini che presentano disturbi dell'area della sessualità molto spesso riferiscono anche credenze e miti sul rapporto sessuale e sul sesso in generale. Si riferiscono alla generica ideazione che l’uomo debba essere virile, forte, indirizzato alla performance e alla soddisfazione del partner. Spesso tali credenze influenzano anche le relazioni e i rapporti di amicizia di ogni giorno, tuttavia vengono trascurati dai clinici e ricercatori, seppure contribuiscano al mantenimento della disfunzione sessuale.

 “Queste credenze – sottolinea la prof. Chiara Simonelli, docente di Psicologia e Psicosessuologia presso l'Università Sapienza di Roma nel commentare lo studio di Maria Peixoto et al.- contribuiscono  ad alimentare interpretazioni negative di sé e a rafforzare schemi di incompetenza, inadeguatezza, disprezzo di sé, e sul versante sessuale maschile disfunzione erettile: un uso acritico e incondizionato può condurre ad aspettative irrealistiche relative al sesso in generale e a difficoltà sessuali. Queste credenze possono essere influenzate da fattori culturali, educativi e vari altri e possono costituire fattori di vulnerabilità allo sviluppo di difficoltà sessuali “.

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 Specie nella cultura latina, il “Macho Biliefs” rappresentano i più comuni miti sia in soggetti eterosessuali che omosessuali (gay). “un uomo deve essere capace di mantenere l'erezione fino alla fine del rapporto sessuale “ “ un uomo che non è in grado di soddisfare la propria partner è un fallimento”  ne sono alcuni esempi.

Il recente studio di Maria Peixoto, condotto come survey on line su 287 gay e 288 eterosessuali, ha voluto indagare se le macho biliefs avessero un ruolo moderatore sulla relazione tra frequenza di rapporti sessuali negativi e attivazione di schemi di incompetenza sia in etero che in gay.

I risultati indicano che ad elevati livelli di macho biliefs corrispondono maggiori schemi di incompetenza a seguito di frequenti esperienze negative e nel contempo a bassi livelli di credenze non si associano alti livelli di schemi maladattivi, e che gli uomini con alta frequenza di episodi sessuali negativi a seguito di disfunzioni sessuali non andavano incontro ad elevati livelli maladattivi se presentavano al tempo stesso bassi livelli di macho beliefs, sia in etero che in gay.

Schemi di incompetenza, maladattivi attuati a seguito ad esperienze sessuali negative sono quindi legati al disprezzo o rifiuto di sé: sia in etero che in gay l'esperienza di frequenti rapporti sessuali negativi è associata ad una maggiore attivazione di schemi maladattivi e tali schemi si attivano con più possibilità in uomini con piu' frequenti credenze sessuali, i macho biliefs appunto. La credenza di una richiesta di prestazione eccessiva costituisce il mito che modera la attivazione di schemi di incompetenza quando sia gli etero che i gay vanno incontro ad insuccesso sessuale.

I risultati suggeriscono quindi l'importanza di programmi che aiutino a una più realistica visione della sessualità, scevra da credenze.

“Per il medico – sottolinea la prof. Simonelli - questo risultato è importante perchè conferma la necessità di valutare le credenze sessuali nella valutazione clinica e nel trattamento di problematiche sessuali come la disfunzione erettile”.

De-catastrofizzare le conseguenze negative relative alle esperienze sessuali negative è determinante per una buona e sana vita sessuale, sia in uomini etero che omosessuali, per i quali alcuni meccanismi cognitivi appaiono analoghi”.

Bibliografia

 Peixoto MM et al."macho" beliefs moderate the association between negative sexual episodes and activation of incompetence schemas in sexual context, in gay and heterosexual men.J Sex Med. 2017 Feb 23; 14(4):518-525

AN.LIT.COM 03.2018.3526

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